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Expo: presentato il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
Presentato all’Expo il nuovo assetto del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), nato dall’incorporazione dell’Inea da parte del Cra in cui erano già precedentemente confluiti Inran ed Ense. La struttura prevede, distribuiti in tutto il territorio nazionale, 12 centri di ricerca - ciascuno con una o più sedi di cui 6 disciplinari (genomica e bioinformatica, agricoltura e ambiente, difesa e certificazione, ingegneria e trasformazioni agroalimentari, alimenti e nutrizione, politiche e bioeconomia) e 6 di filiera (cerealicoltura e colture industriali, colture arboree - cioè alberi da frutta, agrumi e olivo -, viticoltura ed enologia, orticoltura e florovivaismo, zootecnia e acquacoltura, foreste e produzioni del legno).
Le 12 strutture di ricerca hanno come punto di riferimento il Comitato Scientifico, che svolge compiti di controllo e indirizzo dell’attività scientifica, predisponendo appositi programmi di ricerca e curandone l’esecuzione, attraverso il monitoraggio e il confronto costante con le strutture di ricerca.
Fisicamente l’Ente sarà riorganizzato in 28 sedi e 10 laboratori, rispetto alle oltre 80 di origine, ivi compresa l’Amministrazione centrale di Roma con 19 presidi regionali, che si appoggiano o sulle strutture di ricerca dell’Ente già operative sul territorio o su strutture messe a disposizione da soggetti istituzionali con cui l’Ente collabora.