Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Agronews » Extravergine, i prezzi alla produzione riprendono quota

Agronews

Extravergine, i prezzi alla produzione riprendono quota

Per il settore il periodo buio iniziato a metà dello scorso anno sembra essere terminato. A settembre si rileva una quotazione di 2,83 euro al chilogrammo contro i 2,41 di luglio

Roma – Buone notizie per i prezzi alla produzione dell’olio extravergine. Dopo una fase votata al ribasso iniziata dalla metà dello scorso anno il settore sembra uscire dal tunnel negativo: nel periodo luglio-settembre è registrato un incremento medio del 10% rispetto al trimestre precedente.

Secondo un ‘analisi l'Ismea,si rileva in media a settembre una quotazione di 2,83 euro al chilogrammo contro i 2,41 di luglio. Un decisivo rimbalzo - spiega l'Istituto - determinato anche dalle tensioni sui mercati spagnoli, dove ci si attende una campagna olivicola tutt'altro che abbondante.

L'andamento dei primi nove mesi del 2012 evidenzia tuttavia ancora un divario negativo per i prezzi dell'extravergine, inferiori del 24% rispetto allo stesso periodo del 2011. Di contro, proprio i recuperi degli ultimi mesi hanno portato in territorio positivo il lampante (+5%), quotato in queste ultime settimane a 2,10 euro al chilo, da un minimo di 1,50 toccato nell'anno. I rialzi hanno investito anche il vergine che a settembre si è attestato a 2,27 euro.

Più di recente, a spingere verso l'alto le quotazioni dell'extravergine sono state soprattutto le piazze del Nord della Puglia, dove peraltro la raccolta, che da qui a poche settimane prenderà il via, non sembra prospettarsi di carica. Da una prima ricognizione dell'Istituto, la produzione italiana di oli di oliva di pressione potrebbe infatti attestarsi su un livello inferiore allo scorso anno, anche se, data la situazione estremamente differenziata tra le diverse aree produttive, la cautela è d'obbligo.
Positive, ma decisamente più contenute, anche le dinamiche dei listini calabresi che hanno registrato incrementi tra il 3 ed il 4 per cento.

Da sottolineare, comunque, che a partire dalla seconda metà di settembre si è assistito a un rallentamento della dinamica positiva, che ha portato verso un graduale assestamento dei prezzi. Del resto tra poche settimane (ma in alcune zone tra pochi giorni) è previsto l'avvio delle operazioni di raccolta e a prevalere è inevitabilmente un clima di attesa.

Articoli Correlati

Unaprol, il trend dell'olio extravergine

in data:06/10/2012

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno