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Extravergine, l’Unione europea mette al bando le truffe legalizzate
Via libera al regolamento che vieta l'uso dei cosiddetti ''oli deodorati'' spacciati illegalmente per prodotti oleari di frantoio
Roma - L’Unione europea stoppa le truffe legalizzate sull'olio d'oliva extravergine. E’ infatti stato varato un regolamento inerente alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa d'oliva e relativo ai metodi di analisi che vietano l'uso dei cosiddetti ''oli deodorati'' spacciati illegalmente per oli di frantoio.
La regolamentazione nel dettaglio mette fine alla possibilità di commercializzare oli extravergine ai quali viene mescolato olio “deodorato” importato, nella maggioranza dei casi, da Paesi del mediterraneo come Tunisia, Algeria, Spagna e Marocco e prodotto con olive che per varie ragioni (pessime condizioni di stoccaggio, drupe colpite da parassiti, ecc) sviluppano un olio dal profilo organolettico non adeguato.
Il nuovo regolamento Ue, denominato 61/2011, va a introdurre il nuovo parametro dei metil esteri degli acidi grassi (Meag) e degli etil esteri degli acidi grassi (Eeag), sarà possibile svelare la presenza dei suddetti oli deodorati negli oli
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa da Assitol. “Un risultato importante – ha commentato l’Associazione dell’Industria Olearia Italiana - che arriva dopo una battaglia paziente, tecnica e politica, durata anni”.
L’organizzazione – prosegue una nota - da tempo sosteneva a Bruxelles l’introduzione di un innovativo sistema elaborato dal COI, il Consiglio Oleicolo internazionale, per combattere una delle frodi di cui più si discute nel mondo dell’olio d’oliva: la deodorazione.
' Un plauso all'iniziativa arriva anche dal presidente dell'Unaprol Massimo Gargano 'E' un provvedimento importante che consentira' - ha commentato - di fare luce sulle zone d'ombra di una certa olivicoltura che nulla ha a che fare con l'alta qualita' e che fino ad oggi ha inquinato il mercato dell'origine certa del prodotto made in Italy''. Gargano. allo stesso tempo, invita a non abbassare l'attenzione sul problema ''perche' con questo provvedimento normativo l'Ue ha preso atto che un problema di sofisticazione esiste ma questa consapevolezza mal si concilia con il fatto che il regolamento entrera' in vigore dal prossimo 1 marzo, consentendo di fatto la successiva commercializzazione degli oli che saranno imbottigliati entro marzo e che avranno una ulteriore scadenza di 18 mesi''. ''Una sorta di regalo per aiutare a smaltire le scorte di magazzino - conclude Gargano - mentre sarebbe stato oltre modo opportuno rivedere in chiave restrittiva e rigida e non piu' morbida e allargata di certi parametri di analisi per rendere piu' difficile la vita ai sofisticatori. Un atto di coraggio che avrebbe garantito imprese serie e consumatori''.
Intanto il terzo trimestre del 2010 - comunica la Borsa Merci telematica italiana - ha visto un aumento del prezzo dell’olio di oliva extravergine e di sansa, mentre le quotazioni dell’olio di oliva vergine hanno registrato una sostanziale stabilità. Le prime quotazioni di prodotto nuovo di qualità superiore (extra-vergine acidità massima 0,8%) hanno mostrato una tendenza al rialzo sin dal mese di ottobre, proseguita anche nei mesi successivi sulle principali piazze di scambio nazionali.
Il trend rialzista delle quotazioni dell’olio extravergine monitorato attraverso il FINC - Fixing Indicativo Nazionale Camerale – ha portato - prosegue la nota - il prezzo medio sulla soglia dei 3 €/kg nelle ultime settimane dell’anno, con l’incremento maggiore nel mese di dicembre (+5,8%). Anche per l’olio di sansa di oliva, dopo una flessione registrata nel mese di ottobre (-3,2%), le quotazioni hanno registrato una tendenza al rialzo in particolare nel mese di dicembre (+4,9%). Tali rialzi hanno portato le quotazioni dell’extra-vergine e del sansa ad attestarsi, nel mese di dicembre, su livelli più alti (rispettivamente +15,5% e +5,5%) rispetto a quelli registrati nello stesso mese della scorsa campagna. Resta negativo, invece, per l’olio vergine il confronto rispetto alla precedente campagna: -7,8% nel mese di dicembre.