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Federvini: con pandemia settore ha perso 1 miliardo e 500 milioni di euro
Nel 2019 l'Italia è stata in volumi il primo produttore mondiale di vino e il secondo esportatore di vini e mosti
Roma- La pandemia ha impattato "in modo drammatico sul settore vino, a causa delle chiusure imposte agli esercizi Ho.Re.Ca. e dell'andamento delle esportazioni. Nel 2020, rispetto al 2019, le vendite di spiriti e vini attraverso il canale Ho.Re.Ca. hanno registrato – segnala Federvini - in Italia minori ricavi per circa un 1 miliardo e 250 milioni di euro , mentre le esportazioni sono diminuite in valore di 261 milioni di euro, per una perdita complessiva di ricavi pari a circa 1 miliardo e 500 milioni di euro". L' andamento e' stato compensato in misura minima dalle vendite attraverso altri canali e le attuali previsioni "per il 2021 mostrano segnali di ripresa decisamente timidi".
Secondo i dati della Fondazione Edison, nel 2019 l'Italia e' stata in volumi il primo produttore mondiale di vino e il secondo esportatore di vini e mosti.
"Il settore- ha detto Micaela Pallini, Presidente di Federvini nell'evento pubblico organizzato a valle dell'Assemblea generale di Federvini- ha bisogno di sentire al proprio fianco l'impegno concreto delle istituzioni. Occorrono interventi di semplificazione amministrativa e di carattere fiscale, cosi' come un deciso supporto nel tutelarci in sede comunitaria, dove vediamo rischi di pericolose derive normative che minacciano quello che e' un patrimonio italiano nel mondo".
"Lo stesso impegno - ha spiegato - e' necessario sull'arena del commercio internazionale, contro dazi e barriere protezionistiche spesso applicati per ragioni che nascono al di fuori del mondo enogastronomico e, infine, nella promozione del Paese all'estero, dove scontiamo la migliore organizzazione e continuita' di concorrenti diretti come la Francia". "Con le nostre tre gambe, Vini, Spiriti e Aceti, siamo- ha aggiunto il Presidente Pallini- pronti a correre e cavalcare la ripresa. Con le istituzioni al nostro fianco avremo tutte le carte per una nuova leadership globale”