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Filiera Corta

Feste e cenoni: il balletto dei numeri conferma la difficoltà del potere d'acquisto

Calcolata, per alimenti e bevande, una spesa pari a 2,68 miliardi di euro. Le stime delle associazioni dei consumatori prevedono un aumento tra l’1 e il 3%

Roma- Con il cenone della vigilia alle porte e il prossimo festeggiamento per San Silverstro torna immancabile la diramazione da parte delle associazioni di consumatori delle stime sulla spesa alimentare. I dati ufficializzati segnalano acquisti pari a cento euro per famiglia o qualcosa di più. Per il Codacons, ad esempio, tra alimenti e bevande gli italiani spenderanno complessivamente 2,68 miliardi di euro per il classico pranzo di Natale e il cenone della Vigilia, circa il 3% in più rispetto allo scorso anno. Le famiglie durante queste festività- spiega l'associazione-  hanno infatti deciso di tagliare su altre voci di spesa, riducendo in primis i regali, addobbi e spostamenti, ma non intendono contrarre i consumi alimentari tipici del Natale, che appaiono in lieve salita rispetti a quelli del 2013. La parte del leone la faranno carne e pesce, per i quali gli italiani spenderanno poco più di 1 miliardo di euro; 500 milioni invece la quota destinata a spumanti, vini e bevande varie.

Per i dolci classici del Natale le famiglie - secondo Codacons- pagheranno complessivamente circa 450 milioni di euro. La spesa media procapite tra cenone della Vigilia e pranzo di Natale sarà quest'anno di circa 44,6 euro. Per tanto riguarda invece ristoranti e pubblici esercizi, la quasi totalità degli italiani (il 95%) trascorrerà le feste in casa con parenti e amici. Solo il 5% opterà per cenoni e pranzi presso ristoranti e locali.

Dai sondaggi compiuti con Swg e con gli imprenditori di Fiesa-Confesercenti emerge invece che la spesa per il cenone si aggirerà in media poco sotto i 100 euro, vale a dire 94 euro (prima della crisi, nel 2007, erano 106). Secondo stime raccolte fra gli imprenditori di Fiesa-Confesercenti quest'anno le spese alimentari per la festività natalizia, fino a pochi giorni fa praticamente ferme o in leggero rialzo sull'anno precedente, accelereranno a ridosso del 24 dicembre, quasi in "zona Cesarini". Ma questo settore sconta un 2014 pesantemente condizionato dalla netta flessione dei consumi, specialmente quelli alimentari, accusando cali di vendite che vanno dal 10 al 20%. Prevalgono nettamente i piatti delle diverse tradizioni regionali, si tengono d'occhio come mai le promozioni. E sulle tavole imbandite non mancheranno in particolare panettoni, frutta secca ed esotica, spumanti e vini italiani.

Il costo del menu "classico"- segnala l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori- e' cresciuto, rispetto allo scorso anno, del +1% per quanto riguarda Natale e del +2% per quanto riguarda Capodanno. Ma, a causa della forte riduzione del proprio potere di acquisto, non tutti potranno permettersi il classico cenone all'insegna del pesce fresco e del buon vino. Molte famiglie saranno costrette, anche quest'anno, a modificare il proprio menu, portando in tavola dei prodotti piu' economici, ma sempre "tradizionali". Invece di mangiare la spigola, si sceglieranno pesci piu' "poveri" (di costo, ma non di valori nutrizionali), come la trota o lo sgombro. Anche per il vino, si sceglieranno prodotti, sempre di buona qualita', ma piu' economici.

Per quanto riguarda il cenone di Natale la  spesa media ammontera' a 32,15 euro a persona, pari a 192,90 euro per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. Il menu "anticrisi", che comprende pesce e vini piu' economici, costera' invece 15,67 euro a persona, per un totale di 94,02 euro a famiglia, pari al 51% in meno rispetto al menu classico. Per quanto riguarda il cenone di Capodanno la spesa media ammontera' a 40,37 euro a persona, pari a 242,22 euro per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. Il menu "anticrisi", che comprende prodotti piu' economici, costera' invece 25,90 euro a persona, per un totale di 155,40 euro a famiglia, pari al 36% in meno rispetto al menu classico. Qualunque sia il menu scelto, per risparmiare Federconsumatori ed Adusbef consigliano di approfittare della vendita diretta e dell numerose promozioni che, in questo periodo, vengono proposte presso gli esercizi commerciali, prestando pero' molta attenzione alle etichette, alle date di scadenza ed alla qualita' dei prodotti, diffidando sempre dai prodotti contraffatti. Saranno pochissime, quest'anno, le famiglie che decideranno di festeggiare fuori casa, presso ristoranti e agriturismi: rispettivamente sara' a Capodanno solo 1 famiglia su 6 cenera' fuori casa, a Natale appena 1 famiglia su 8.

in data:22/12/2014

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