Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Filiera Corta » Fine dell’anno all’insegna dei menù regionali

Filiera Corta

Fine dell’anno all’insegna dei menù regionali

Sulle tavole degli italiani la notte di Capodanno – dicono Coldiretti e Cia- vinceranno i prodotti tipici del Belpaese, ma il budget della spesa diminuisce in una percentuale oscillante tra il 10 e il 12%

Roma – Tutti concordi: il capodanno italiano sarà magro , ma all’insegna del Made in Italy. Con una stima di spesa che oscilla tra i due e i 2,4 miliardi di euro, le organizzazioni agricole, in particolare Coldiretti e Cia, pronosticano, che per la fine dell’anno, sulle tavole degli italiani, nonostante un calo di spesa  prevista tra il 10 e il 12%,  vinceranno i prodotti della tradizione regionale. La Confederazione italiana agricoltori e l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi si dicono infatti convinte che a San Silvestro ad avere la meglio sulle produzioni estere saranno i menù regionali

Nello specifico Coldiretti spiega che il ridimensionamento del budget disponibile per la fine dell’anno, stimato pari al 12 per cento rispetto allo scorso anno, è dovuto sopratutto ad un calo delle presenze nei ristoranti e ad un aumento dei festeggiamenti casalinghi mentre tengono gli agriturismi. Con la fine dell’anno - sottolinea la Coldiretti - si registra un vero boom di 5,5 milioni di chili di cotechino e zampone consumati (+10 per cento) accompagnati da dieci milioni di chili le lenticchie chiamate a portar fortuna e piu’ di cento milioni di pandori e di panettoni acquistati. Immancabile lo spumante con circa 80 milioni di tappi saltati.

Ben quattro italiani su cinque –spiega invece la Cia - festeggeranno l’anno nuovo tra le mura domestiche, con una spesa media di 33 euro a persona -spiega la Cia- e suddivisa in 1,2 miliardi di euro per il cenone e 800 milioni circa per il pranzo del primo gennaio. Meno del 20 per cento degli italiani, invece, sceglierà ristoranti o trattorie per attendere l’arrivo del 2012. Conplessivamente il budget della spesa, secondo l'organizzazione,  scenderà del 10% per un totale pari ai due miliardi

In ogni caso, che sia in un locale o a casa con amici e parenti -osserva la Cia- non si farà a meno dei piatti tipici di Capodanno. Prima di tutto cotechini e zamponi (con un consumo di oltre 5 milioni di chili) e lenticchie (2 milioni di chili in totale per un consumo pro capite di 20-30 grammi). Il tutto accompagnato dalle immancabili bollicine, visto che verranno stappate 80 milioni di bottiglie di spumante, che saranno tricolore nel 95 per cento dei casi. Ma nella “top 10” dei prodotti “must” della notte che saluta l’anno, ci saranno anche il panettone, le salsicce, anguille e capitoni, oltre che pasta all’uovo e frutta secca.

in data:31/12/2011

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno