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Fondi Ue solo agli agricoltori veri
Nella prima riunione del negoziato Pac post 2013 il Consiglio dei ministri di settore cavalca l’ipotesi di eliminare dai contributi terreni gestiti da aeroporti, dalle compagnie ferroviarie, da quelle immobiliari e sportive
Roma – Molto probabilmente non sarà più come una volta. In futuro a beneficiare dei pagamenti diretti che l’Unione europea versa alle aziende agricole saranno solo quelli che producono per assicurare il cibo al consumatore finale. Basta perciò ai terreni agricoli che non producono come terreni gestiti da aeroporti, dalle compagnie ferroviarie, da quelle immobiliari e sportive, come i grandi terreni da golf. E’ la linea di condotta del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue che ieri si è riunito per il primo negoziato sulla politica agricola comune (Pac) post-2013.
Tra i primi a sostenere questa misura il commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos. Sulla stessa linea anche il ministro per le Politiche agricole italiano Mario Catania.''Ormai – ha detto il responsabile di via XX Settembre - e' convinzione diffusa che il sostegno della Pac debba andare in primo luogo agli agricoltori attivi. E' un tema non facile da affrontare - ha spiegato - sia sotto il profilo politico che tecnico. La massa di risorse che si puo' liberare con questa operazione non e' enorme: ''non dovrebbe arrivare al 7-8% per cento del totale - ha precisato Catania - pero' e' importante perche' in una fase di crisi e' giusto concentrare il sostegno sugli agricoltori attivi''.
La partita però sembra ancora tutta da giocare e il confronto si presenta ancora pieno di difficoltà visto che ci sono ancora molte titubanze di alcuni Stati membri motivate dal fatto che l'agricoltura e lo sviluppo rurale rappresentano ancora il 40% dei fondi del bilancio europei, in gran parte gestiti da Bruxelles.
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