Food Mania
Food: è il momento del poke hawaiano
La ricetta, dopo aver spopolato sulla West coast americana, ora si sta diffondendo in tutto il mondo. Anche da noi è una delle proposte più in dell’estate
Roma- E' il piatto tradizionale delle Hawaii chiamato poke l’ultima e più recente tendenza in fatto di piatti crudi di mare. Attraversato il Pacifico, questa ricetta- segnala The Fork- ha spopolato dapprima sulla West coast americana e ora si sta diffondendo in tutto il mondo e anche da noi è una delle proposte più in dell’estate.
La sua preparazione- si spiega in una nota- è abbastanza semplice: il piatto consiste infatti in una preparazione di pesce freschissimo servito crudo dopo esser stato marinato in un mix di spezie esotiche, solitamente in una ciotola o coppettina. Nella versione tradizionale i cubetti di pesce (salmone, branzino o – come vuole la tradizione – tonno) vengono fatti macerare con salsa di soia, olio di sesamo, sale marino e erba cipollina. Ma ci sono anche numerose varianti che prevedono l’utilizzo di peperoncino, alghe, avocado, noci tostate e così via. La fantasia non ha limiti in questo caso, tanto che in alcuni ristoranti hawaiani si preferisce la formula fai da te: i clienti possono comporre il proprio piatto come desiderano scegliendo dagli ingredienti disposti a buffet. L’importante è che il pesce sia tagliato a cubetti, in una rivisitazione della nostra tradizionale tartare: il termine poke stesso, infatti, nella lingua hawaiana significa “affettare, tagliare a pezzettini”.
Anche il mondo della ristorazione si sta adeguando a questa nuova tendenza: se a Londra fra i primi in Europa a importare questa ricetta è stato l’Ahi Poke (il nome si riferisce alla variante con tonno pinna gialla), anche in Italia si stanno affacciando le prime realtà.