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Galan:“Gli incentivi delle fonti rinnovabili andranno anche agli agricoltori”
Le misure operative del provvedimento adottato dal Governo - assicura il ministro per le Politiche agricole - saranno definite tra una ventina di giorni
Roma - Un Galan a tutto campo a difesa del recente decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Il ministro per le Politiche agricole in un incontro con la stampa è infatti ritornato a parlare del provvedimento approvato da Palazzo Chigi sulla base della direttiva Ue. Il testo, bersagliato in queste ore da più parti, prevede il mantenimento degli aiuti, ma allo stesso tempo scompare il tetto degli 8.000 MW di fotovoltaico come limite al sostegno economico e a breve si procederà a una rimodulazione del sistema per gli impianti allacciati alla rete dopo il 31 maggio 2011.
Per i terreni agricoli è stato fissato al 10% l'utilizzo della superficie e a un MW di potenza, regola che non vale per i campi abbandonati da almeno 5 anni. Sul fronte certificati verdi il taglio è del 22% (era il 30% nella iniziale proposta).
Quello che sta succedendo in queste ultime ore – ha detto il ministro - è da considerare un allarme ingiustificato Gli incentivi continueranno a rimanere, ma saranno rimodulati. Chiederò immediatamente agli altri ministri interessati dalla questione – ha proseguito Giancarlo Galan - la convocazione del tavolo di lavoro per dare il via alla fase operativa. Aggiungo inoltre che dal provvedimento è stato tolto il tetto degli 8 Megawatt. Siamo di fronte – ha inoltre specificato, a un piano Marshall di investimenti, ora bisogna saperlo gestire. Il piano è poco impattante ed è rispettoso del paesaggio e dell’agricoltura visto che è stato fissato al 10% l’utilizzo della superficie agricola. E’ inoltre bene ricordare che gli incentivi andranno anche agli agricoltori e non solo al settore industriale, ma non saranno paragonabili a quelli attuali.
Operativamente il totale degli investimenti potrà essere ufficializzato – ha concluso – solo tra un ventina di giorni. Il tutto è collegato alla realizzazione dei decreti attuativi e di un nuovo Conto Energia che è formulato tenendo presente le scelte di politica ambientale che si intendono fare e i conseguenti importi che dovranno pagare le famiglie sulle bollette. Il tutto permetterà di sbloccare i finanziamenti bancari
Intanto per domani a Roma, presso il Teatro Quirino, è prevista una manifestazione contro il decreto sulle rinnovabili, sostenuta dalle associazioni del settore e dai movimenti ambientalisti, L’iniziativa - si legge in una nota - ha lo scopo di "portare a conoscenza dell'opinione pubblica e delle istituzioni i danni che il decreto produrrà su un comparto produttivo finora in forte crescita". Aderiranno figurano Anev, Aper, Asso Energie Future, Assosolare, Ises, Gifi, Legambiente, Wwf e Greenpeace.
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