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Gambero Rosso, la partenza in Borsa è amara
Nel giorno dell'esordio sull'Aim la Città del Gusto ha chiuso con un ribasso dell'11,2% a un prezzo di 1,42 euro. In sede di collocamento la società specializzata nel settore enogastronomico ha raccolto 7,1 milioni di euro
Roma- Debutto amaro in Borsa per il Gambero Rosso. La città del Gusto, nel giorno del suo esordio sull'Aim, il mercato dedicato da Borsa Italiana alle piccole e medie imprese, ha chiuso con un ribasso dell'11,2% a un prezzo di 1,42 euro. In sede di collocamento la società specializzata nel settore enogastronomico (operatore multimediale e multicanale attivo contemporaneamente nell'editoria, nella creazione, organizzazione e promozione di eventi B2B dedicati al vino, nell'organizzazione di corsi di formazione e nel settore televisivo e digitale) ha raccolto 7,1 milioni di euro, vendendo azioni al prezzo di 1,6 euro a investitori, risparmiatori e dipendenti, con un flottante pari al 30,06% del capitale.
Attualmente l'azienda ha 15 milioni di fatturato, un margine operativo lordo di 3,4 milioni ed e' tornata in utile per 1 milione. Il risultato è il frutto anche di una cura dimagrante che ha fatto diminuire gli addetti a 90 contro i 145 di cinque anni fa.
L’operazione di Borsa secondo quanto dichiarato dal vertice aziendale serve a finanziare in gran parte la crescita a livello internazionale. ''Saremo- ha dichiarato Paolo Cuccia, il manager (ex Acea) che ha rilevato la Città del Gusto- come presidente e amministratore delegato durante la fase di Ipo- l'unica guida quotata, neanche Michelin lo e’. Per noi la borsa e' un esercizio di trasparenza ed e' un'operazione strategica”
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