Filiera Corta
Gdo, avanza un nuovo modello di consumo
Il consumatore, secondo il presidente di Adm Camillo De Berardinis, è sempre più attento al rapporto qualità-prezzo, frammenta la spesa e frequenta un numero più elevato di tipologie distributive
Roma- Campanello d'allarme per la Grande distribuzione organizzata (Gdo) a causa di una modalità di consumo in profondo cambiamento. La percezione è emersa nel corso della quarta edizione di "Big&Small. Le forme del commercio e del marketing di filiera" svolta a Roma presso l'Hotel Cavalieri. La preoccupazione per la crisi dei consumi è stata manifestata da Camillo De Berardinis, presidente di Adm, l’associazione che raggruppa tutti i retailer che operano in Italia.
Nella relazione presentatata "L'evoluzione dei consumi e del retail", oltre ad evidenziare una forte incertezza economica italiana ed europea con riflessi sull'occupazione, si segnala il cambio di comportamento del consumatore costretti a fare i conti con la crisi. Un atteggiamento che ha portato a fare più attenzione a utilizzare i risparmi per le necessità, a guardare il miglior rapporto qualità-prezzo. La tendenza del consumatore è inoltre tesa a frammentare la spesa, ad affiancare tipologie ed insegne diverse, a frequentare un numero più elevato di tipologie distributive.
Tutto questo - precisa il presidente di Adm- ha condotto verso un nuovo modello di consumo derivato dalla crisi economica con ripercussioni sul sistema distributivo.
Per il quinto anno consecutivo in Italia - si legge ancora - si registra una riduzione delle vendite a parità di rete, non compensato da nuove aperture. Nel primo semestre del 2011 i punti vendita (29.011) della Distribuzione moderna (Iper, Super, Discount, Lis) si sono ridotti di 471 unità rispetto al 2010. Va detto inoltre che si sta asssistendo a un cambiamento della mappa della rete distributiva. La maggiore concentrazione della distribuzione nella penisola si trova in Sardegna, Friuli, Umbria, Marche e Veneto. La minore concentrazione è in Campania, Toscana e Liguria.
Tre dei primi quattro gruppi distributivi in Italia sono Coop, Conad e Selex. Non va dimenticato infine che la crisi dei consumi continua a favorire lo sviluppo dei Discount, che rafforzano la propria quota di mercato (+2,3% nell'ultimo anno) ed evolvono sul piano dell'offerta, affermandosi come reale alternativa ai supermercati.