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Genco cancella la regola dell’ “antipasto-primo-secondo”
Nel ristorante romano i piatti della cucina si scelgono a proprio piacimento
Roma- Sono i vini naturali il fiore all’occhiello di Genco, nuova “creatura” ristorativa di Daniele Fadda, proprietario già di Santo a Trastevere, locale a Roma con una Gintoneria che conta più di 150 etichette. Genco, aperto nella Capitale nella zona Portuense (Via Luigi Angeloni 102) è guidato in cucina da Alessio Benedetti, già chef di Santo Trastevere e con esperienze tra Marzapane e Barred, per citarne alcuni. Particolarità del ristorante è quello di scegliere i piatti della cucina a proprio piacimento senza seguire la regola dell’ “antipasto-primo-secondo”.
Nel menu proposte come il Pollo panato e poi glassato, in cui le arachidi crude lasciano il passo al porro stufato e al chimicurri di sedano oppure Pici con cozze, chorizo e salicornia o ancora cavolfiore arrostito, crema di latte, pepe verde e cetriolini. Filosofia non tradizionale anche per i dolci con una carta che presenta Granita all’ananas, tapioca al mango e pasticcera al lime, oppure Namelaka al latte, meringa bruciata e castagne o ancora un marron glac é 2.0
Il locale si presenta come uno spazio contemporaneo. La sala, con 45 posti tra sedute e divanetti, riflette i colori neutri del legno e delle pareti, intervallati dalle sfumature decise delle opere contemporanee di artisti come Giorgio Bartocci, Massimo Sirelli e Obey, che conferiscono a Genco quell’aria di salotto moderno, senza troppi orpelli, dove rilassarsi e godersi il proprio tempo. Le grandi vetrate incorniciate in ferro lasciano lo spazio alla luce e a un dehors con 50 posti, che permette tutto l’anno di poter godersi sia il brunch domenicale, che la temperatura mite della capitale anche al tramonto, tra piante e la via tranquilla, lontana dal caos cittadino (Gia.Pac.)