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            Giubileo, resiste il "Patto della Carbonara"
            Consumerismo No Profit, ristoratori non hanno ritoccato i prezzi lucrando sui fedeli. In quasi 1 ristorante su 4 il piatto costa meno di 10 euro
            
            Roma - Il prezzo medio ponderato per un piatto di pasta alla carbonara si attesta a Roma sui 14,50 euro, con un range che va dagli 8 euro delle trattorie popolari fino a toccare i 30 euro nei ristoranti di alta cucina. È quanto emerge da una dettagliata indagine condotta da Consumerismo No Profit – l’associazione che lo scorso anno ha lanciato il “Patto della carbonara” - su un campione significativo di ristoranti della Capitale, con rilevazioni effettuate tra giugno e settembre 2025.
Proprio lo scorso novembre Consumerismo, in vista del Giubileo del 2025 e dell’arrivo di milioni di visitatori a Roma, aveva lanciato l’allarme rincari per il piatto tipico della cucina romana, e proposto a ristoratori e istituzioni un prezzo calmierato della carbonara venduta in città, allo scopo di bloccare sul nascere speculazioni e aumenti ingiustificati.
L’analisi, svolta in modalità mystery shopping sui menu esposti dai ristoranti o pubblicati online, rivela che a Roma la fascia di prezzo più comune per la pasta alla carbonara è quella tra 12 e 14 euro (circa il 33% dei ristoranti esaminati), corrispondente ad una proposta di medio livello con ingredienti di qualità. Un significativo 23% dei locali (principalmente trattorie storiche e popolari) offre il piatto con prezzi compresi tra gli 8 e i 10 euro, mentre circa il 13% dei ristoranti del centro si posiziona tra i 15 e i 18 euro e rappresentano il 27% del totale. Solo il 4% dei ristoranti rientra nella fascia di prezzo più alta oltre i 26 euro a piatto.
“Nonostante il Comune di Roma si sia rifiutato di siglare e pubblicare un accordo formale, limitando molto l’efficacia istituzionale del patto, l’impatto mediatico di questa iniziativa ha prodotto gli effetti sperati – spiega Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit – A un anno dal lancio del “Patto della carbonara” i dati sul campo confermano come la maggior parte dei ristoratori si sia impegnata a tenere calmierati i prezzi senza praticare rincari ingiustificati e applicando aumenti minimi dei listini, soprattutto nella ristorazione più orientata al turismo. Il prezzo mediano di 14,5 euro e la fascia più frequente tra 12-14 euro dimostrano che l'equilibrio tra qualità e accessibilità è ancora un valore tenuto in considerazione, malgrado alcuni comportamenti speculativi che nella Capitale non sono mancati” – conclude Gabriele.