Filiera Corta
Gli italiani si scoprono “seafood lovers”. Il Paese è tra i primi consumatori di prodotti ittici
Il trend emerge dalla ricerca di Marine Stewardship Council sulle abitudini, percezioni, motivazioni nell’acquisto di pesce
Roma- Il 95% degli italiani sono consumatori abituali, soprattutto al Sud e nelle Isole (97%) seguiti da Nord Est e Centro (entrambi 94%) e Nord Ovest (93%). Il 44% dei consumatori possono invece essere identificati come “seafood lovers” ponendo il Paese ai primi posti come percentuale di appassionati di prodotti ittici, seguiti da Francia e Svezia e ben distanti dalla media globale (34% seafood lovers). E’ quanto emerge dalla ricerca di Marine Stewardship Council realizata in collaborazione con GlobeScan all’inizio del 2018 sui consumatori di prodotti ittici investigando alcuni temi fondamentali: abitudini, percezioni, motivazioni nell’acquisto e sensibilità verso la sostenibilità.
Dall’analisi emerge inoltre che il consumo di prodotti ittici è prevalentemente domestico (79% dei consumatori domestici consumano pesce almeno una volta a settimana), quello fuori casa è occasionale: una volta al mese o una volta ogni pochi mesi. Viene segnalato inoltre che i consumatori italiani acquistano pesce al supermercato (84% degli intervistati) ma rimane rilevante anche il mercato locale e la pescheria. La tipologia di prodotto ittico più acquistata è il fresco ancora di più per i seafood lovers, seguito dall’inscatolato e dal surgelato. Tra le principali motivazioni di acquisto dei prodotti ittici, al primo posto c’è la freschezza; al secondo, la necessità di essere certi che il prodotto sia sicuro per la salute; al terzo, che esso giovi alla salute. Ma gli italiani sono anche interessati a sapere da dove vengono i prodotti che mangiano, e pertanto, a seguire, citano la tracciabilità come uno dei principali criteri di acquisto. Anche la sostenibilità è presente tra le motivazioni ma non ancora ai primissimi posti come avviene in altri Paesi.