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“Guerra della bistecca”, lieto fine dopo vent'anni
Il Parlamento europeo ha convalidato l'accordo che consente di mantenere il suo 'no' alle carni con ormoni prodotta in nord-america in cambio di un aumento delle quote di importazioni di carni di alta qualità
Roma- La “guerra della bistecca" giunge a conclusione dopo vent'anni di contenzioso tra Unione europea, Stati Uniti e Canada. Con 650 si', 11 no e 11 astensioni il Parlamento europeo ha infatti convalidato l'accordo che consente all'Europa di mantenere il suo 'no' alle carni con ormoni prodotta in nord-america in cambio di un aumento delle quote di importazioni di carni di alta qualita'.
La negoziazione era iniziata col divieto europeo del 1989 alla commercializzazione di carni di bovini trattati con ormoni. Nel dettaglio la situazione si accese davanti al blocco delle importazioni di carne dal nordamerica, dove e' prassi abituale trattare i bovini con ormoni per accelerare la crescita del bestiame. La risposta di Stati Uniti e Canada fu quella di fare ricorso al Wto e nel 1999 imposero dazi doganali su un centinaio di prodotti tipici europei. L'intesa approvata oggi è stata raggiunta nel 2009 e consente un aumento di 25.000 tonnellate all'anno delle carni di alta qualita' - ovvero senza trattamento ormonale - che possono essere importate dagli Usa in Europa (3.200 tonnellate per il Canada) senza dazi doganali, in aggiunta alle 20.000 tonnellate della quota attuale.
Tra i maggiori beneficiari dell’accordo c’è l’Italia che secondo valutazioni del Parlamento europeo, la revoca delle sanzioni doganali da parte americana dara' vantaggi alla penisola nell'ordine di 99 milioni di dollari. Altri beneficiari saranno Polonia (25 mln dollari), Grecia e Irlanda (24 mln dollari ciascuna), Germania e Danimarca (19 mln dollari ognuna), Francia (13 mln dollari) e Spagna (9 mln dollari).