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I bieticoltori invocano una terapia d'urto per il rilancio del settore

La ricetta per il comparto proposta dai produttori è quella di legare il prezzo delle bietole a quello dello zucchero

Roma - Legare il prezzo delle bietole a quello dello zucchero è l’elemento centrale della “terapia d’urto” necessaria per il rilancio del settore bieticolo-saccarifero italiano. Questa la proposta del Consorzio Nazionale Bieticoltori  illustrata a Zola Predosa (Bologna) nel corso dell’Assemblea del Cinquantenario (1961-2011) dell’organizzazione.

“Va completamente rovesciata la preoccupante tendenza che vede la bieticoltura italiana al suo minimo storico con 46/47.000 ettari – ha dichiarato il Presidente del Consorzio Alessandro Mincone – con una proposta efficace ed efficiente che riporti la barbabietola da zucchero tra le opzioni colturali primarie e nel contempo rigeneri la fiducia tra gli agricoltori, recentemente orientatisi verso altre colture più remunerative, anche a causa dei gravi nel pagamento degli aiuti nazionali da parte di Governo ed Agea, di una campagna 2010 non esaltante, di condizioni climatiche sfavorevoli durante le semine”.

Secondo il Consorzio. ritornare a produrre la quota nazionale è un imperativo assoluto ed a tal fine occorre definire con urgenza gli accordi interprofessionali per la prossima campagna, con un prezzo bietole di almeno 50 €/ton per il Nord e di almeno 55 €/ton per il Sud, prezzi, questi, minimi garantiti.

Nel caso in cui il prezzo di mercato dello zucchero si attestasse su buoni livelli, i prezzi minimi poc’anzi ricordati potrebbero aumentare in base al seguente meccanismo: fissato un prezzo dello zucchero compatibile con il conto economico delle diverse società saccarifere, vengono suddivise tra parte agricola ed industriale quelle somme che dovessero generarsi dal maggior prezzo dello zucchero rispetto a quello preso a riferimento.

Questa impostazione, ha aggiunto Mincone, sarebbe una novità molto apprezzata dagli agricoltori perché li renderebbe protagonisti assieme all’industria di un processo peraltro da loro stessi più volte auspicato, acquisendo anche maggiori garanzie per il futuro e la possibilità concreta di un reddito migliore.

Punto qualificante nella formazione del prezzo bietole è la conferma dei 5,90 euro/ton derivanti dalla trasformazione in biogas delle polpe surpressate di spettanza per la produzione di energia elettrica, secondo il progetto di cui il Consorzio. si era fatto promotore tre anni fa ed oggi condiviso da tutta la filiera. Per il Consorzio., inoltre, la “terapia d’urto” deve prevedere anche il saldo bietole anticipato rispetto al passato, collocandolo al 15° giorno dopo la fine dei ricevimenti, per presentarsi alla contrattazione 2012 con tutti i pagamenti dell’annata precedente già effettuati, il che costituirebbe un’altra novità assoluta e di grande impatto tra i bieticoltori. Infine è stato  proposto di portare la dotazione finanziaria dell’art.68 per il settore a 30 milioni di euro.

Intanto, a parziale risposta delle richieste avanzate dai produttori, la Commissione Agricoltura della Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la risoluzione proposta dal presidente Paolo Russo e sottoscritta da tutti i gruppi politici. Il documento impegna il Governo “ad operare quanto prima la completa e definitiva erogazione degli aiuti nazionali per le campagne produttive del 2009 e del 2010 a favore degli operatori del settore aventi diritto, procedendo ad un rapido completamento della procedura amministrativa di attuazione della delibera CIPE del 16 novembre 2010”.

Per far questo, è sottolineato nella risoluzione, “l’esecutivo dovrà provvedere immediatamente all'utilizzo di tutte le risorse richiamate e già evidenziate in seno al bilancio dell'Agea, in quanto coerente con le finalità della legge a sostegno del settore bieticolo-saccarifero ed agli orientamenti più volte espressi dal Parlamento”.
“La determinazione assunta dalla Commissione – spiega Russo – rappresenta una decisiva azione per far sì che gli operatori del comparto ottengano l’intero ammontare degli aiuti nazionali. Una sollecitazione energica per dare seguito agli impegni già assunti dai governi”.

in data:09/06/2011

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