Filiera Corta
I formaggi italiani convincono i mercati esteri
L'export, dall'inizio del 2012, è cresciuto del 6,15% per un valore totale di 138 milioni di euro. L'andamento migliore è della mozzarella, della ricotta e del mascarpone
Roma – I formaggi sembrano non conoscere crisi. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, il settore, anche per l'inizio del 2012, registra, rispetto allo scorso anno, un trend al rialzo pari a un +6,15% nelle esportazioni, corrispondente a 19.735 tonnellate per un valore totale di 138 milioni di euro.
Un andamento che conferma e consolida quello del 2011 nel quale le imprese italiane hanno esportato più di 282.000 tonnellate di formaggi, per un valore vicino ai 2 miliardi di euro e con un aumento in volume (+3,8%) e in valore (+15,1%) rispetto al 2010.
Le performance migliori sono state registrate dai formaggi freschi (Mozzarella, Mascarpone e Ricotta) cresciuti in volume del 6,2% e in valore del 10,2%, da Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+0,6% in volume e 20,6% in valore), il Gorgonzola (7,9% in volume e 13% in valore) e dai formaggi grattugiati (5,6% in volume e 22,3% in valore). Più che soddisfacenti i risultati nel comparto del Provolone (+2,5% in volume) e dei formaggi molli come la Crescenza, lo Stracchino e le Robiole, cresciute del 22%. I formaggi freschi e i latticini, insieme a Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino, Gorgonzola e Provolone, concorrono per il 75% dei volumi delle esportazioni.
L’analisi effettuata mette inoltre in risalto che la destinazione dei formaggi e latticini italiani, in relazione ai dati 2012, è per lo più europea: il primo cliente è la Francia, seguita da Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Spagna, Belgio, Austria, Lussemburgo, Paesi Bassi e Giappone.
La produzione è invece concentrata per lo più in Pianura Padana dove si produce il 70% del latte nazionale con epicentro in Lombardia, che da sola ne produce il 40%.