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I frantoiani temono un crollo dei prezzi con l'arrivo dell'olio tunisino
Il via dell’Unione europea alla riduzione dei dazi all'importazione dell'olio dalla Tunisia ''avrà gravi conseguenze sui nostri 4.700 frantoi che producono in media 380.000 tonnellate annue di olio 100% made in Italy''. La denuncia è dell’Aifo Confartigianato, l'associazione italiana dei frantoiani oleari, secondo la quale lo 'sbarco' di 35.000 tonnellate di olio tunisino rappresenta ''l'ennesimo colpo ad un settore gia' fortemente penalizzato e che negli ultimi 20 anni ha visto dimezzato il numero delle imprese''.
"L'importazione di olio dal Paese nordafricano - spiega Piero Gonnelli, Presidente di Aifo - fara' crollare i prezzi del prodotto sul nostro mercato. Le condizioni e i costi di produzione in Tunisia sono infatti profondamente diverse rispetto a quanto avviene in Italia. Basti pensare che il costo del lavoro per un operaio tunisino e' 15 volte inferiore rispetto a quella di un lavoratore italiano del settore. Ma ad essere penalizzati, oltre alle piccole imprese, sono anche i consumatori, le regole sull'etichettatura dell'olio prevede la generica indicazione dell'area di provenienza e non quella specifica del Paese di origine del prodotto".
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