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Identità Golose, terzo anno di vita per la guida che ha scelto il digitale
E’ online l’edizione 2018 della guida di Identità Golose. Non più cartacea ma solo digitale da tre anni la pubblicazione ideata da Paolo Marchi e Claudio Ceroni con modalità gratuita e con un 'timone' dagli spazi potenzialmente infiniti e aggiornabili in ogni momento propone 215 novità e vengono recensiti complessivamente 121 ristoranti in più rispetto all'edizione 2017. I ristoranti recensiti sono in tutto 907, di cui 645 italiani e 262 internazionali, 68 le pizzerie. La guida, come di consueto, apre con una finestra sulle migliori realtà della ristorazione nel mondo e per quest’anno la novità è rappresentata dal debutto di Albania, Argentina, Estonia, Colombia, Panama che portano il totale dei Paesi recensiti da 35 a 40.
Migliore chef dell'anno è Marta Scalabrini, del ristorante Marta in Cucina di Reggio Emilia, i miglior chef Matias Perdomo e Simon Press del Contraste di Milano. Il premio come miglior chef straniero invece è andato a Oriol Castro, Mateu Casañas e Eduard Xatruch del Disfrutar di Barcellona. Il miglior chef pasticciere è andato ad Ascanio Brozzetti de Le Calandre di Alajimo a Rubano. La sorpresa dell'anno per Identità Golose è Federico La Paglia di Sikélaia a Milano. I migliori sous-chef sono Davide Di Fabio e Takahiko Kondo dell'Osteria Francescana di Massimo Bottura.
Proseguendo con i riconoscimenti il premio giovane famiglia è andato a Valeria Piccini, Andrea e Maurizio Menichetti di Da Caino a Montemerano mentre quello birra in cucina a Michelangelo Mammoliti de La Madernassa a Guarene. Il miglior maître è stato Mario Vitiello de Il Comandante dell'Hotel Romeo a Napoli, invece i premi per il e la miglior sommelier sono andati a Manuele Pirovano (D'O di Cornaredo) e a Ramona Ragaini (Andreina di Loreto). Il miglior cestino del pane a Francesco Apreda con Simona Piga pasticciera e responsabile dei lievitati Imàgo dell'hotel Hassler a Roma. La migliore food writer è Annalisa Zordan del Gambero Rosso