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Il 75% non ritiene di mangiare la quantità giornaliera raccomandata di frutta e verdura fresca

Il report multimercato “Bridging the Gap to Healthier Living: A Multi-Market Exploration of Fruit and Vegetable Consumption, Trends and Behaviors”, basato sui dati di 32.000 persone, mostra le ultime percezioni globali e la confusione riguardo il consumo

Roma- Nonostante le linee guida globali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo un nuovo report internazionale (“Bridging the Gap to Healthier Living: A Multi-Market Exploration of Fruit and Vegetable Consumption, Trends and Behaviors”) redatto da Juice Plus+, uno degli operatori mondiali dell’industria di salute e benessere, il 75% degli intervistati non ritiene di mangiare la quantità giornaliera raccomandata di frutta e verdura fresca. Il report, che ha raccolto dati su 32.000 persone in diversi Paesi del mondo, svela la verità sulla percezione dei consumatori riguardo il loro consumo di frutta e verdura e dichiara che solo il 25% pensa di mangiare le porzioni giornaliere raccomandate.

In un mondo in cui la consapevolezza sulla salute è in aumento, dove documentari ed esperti elogiano le virtù delle diete a base vegetale i benefici di mangiare più frutta e verdura sono saldamente radicati nella consapevolezza del pubblico. Tuttavia, il nuovo report di Juice Plus+ rivela come ciò si traduce in azione, dimostrando che le persone sono confuse quando si tratta di quanto dovrebbero includere nella loro dieta e di cosa costituisca una “porzione” di frutta e verdura. La risposta, secondo l’OMS, è semplice:  servono almeno 400 grammi di frutta e verdura al giorno per migliorare la salute generale. Nonostante ciò, tra i Paesi che misurano le porzioni di frutta e verdura in grammi, quasi l’80% si nutre con le porzioni sbagliate.

Anche se le persone ritengono di non mangiare abbastanza frutta e verdura per raggiungere la soglia di fabbisogno giornaliero, una cosa è certa: tutti sono consapevoli delle possibili conseguenze che il mancato consumo di frutta e verdura può avere sul proprio organismo. Interrogate su quali pensano siano le implicazioni per la salute derivanti dal consumo inadeguato di frutta e verdura fresca, il 35% delle persone associa questo fenomeno a carenze minerali e quasi un quinto (18%) a pressione alta. Le persone sono profondamente consapevoli che frutta e verdura siano necessarie e facciano bene al corpo, ma questo non si traduce nel fatto che loro ne consumino abbastanza.

In mezzo al grande puzzle delle dimensioni delle porzioni, l’accessibilità economica sembra essere una preoccupazione chiave per la maggior parte degli intervistati quando si parla di carenza di frutta e verdura, con oltre 2 famiglie su 5 (43%) che soffrono di insicurezza alimentare – ciò è più diffuso in alcuni Paesi, dove oltre metà della popolazione ne ha avuto esperienza: nel Regno Unito il 53%, in Germania il 52%, e gli Stati Uniti il 46%.

Inoltre, oltre la metà dei consumatori (54%) si è trovata a mangiare meno prodotti freschi a favore di varietà in scatola/essiccate, a causa dell’inflazione o dell’aumento del costo della vita. Questo è un problema preoccupante per Regno Unito e Francia, con il 61% e il 60% degli intervistati che hanno optato per alternative confezionate rispetto a quelle fresche, seguite dalla Germania con il 56%

Evoluzione del consumo di frutta e verdura: i comportamenti negli anni

Il report “Bridging the Gap to Healthier Living: A Multi-Market Exploration of Fruit and Vegetable Consumption, Trends and Behaviors” rivela cambiamenti interessanti nei comportamenti legati al consumo di frutta e verdura nel corso del tempo e, in particolare, il motivo per cui le persone mangiano più o meno frutta e verdura rispetto al passato. Tra coloro che oggi ne mangiano meno rispetto a quando erano più giovani, oltre due quinti (43%) lo attribuiscono al crescente costo dei prodotti freschi sul mercato odierno, mentre un quarto (26%) afferma che è perché non durano abbastanza a lungo e finiscono per essere buttati via. Infatti, se si considerano i rifiuti domestici, il 34% di ciò che i consumatori buttano via sono prodotti freschi.

D’altro canto, tra coloro che mangiano più frutta e verdura rispetto a quando erano più giovani, oltre un quarto (27%) afferma che il motivo è la preoccupazione per la propria salute. Ciò è in linea con la crescente comprensione dei vantaggi derivanti dall'integrazione di più frutta e verdura nella dieta quotidiana.

in data:07/11/2023

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