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Il Brunello di Montalcino rende più dei bond

I 340mila ettolitri delle ultime annate conservati in botte nei caveau delle 300 aziende montalcinesi valgono- dice il Consorzio- circa 400 milioni di euro

Roma- Il Brunello in cantina come un bond ad altissimo rendimento, con profitti che crescono in maniera direttamente proporzionale all'affinamento del vino fino a triplicare il proprio valore. Lo rileva, a pochi giorni dalla presentazione dell'attesa annata 2015 a Benvenuto Brunello, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati di Valoritalia sulle giacenze di vino sfuso in cantina. Un quantitativo che, al contrario di altre denominazioni, nella Docg piu' famosa d'Italia non fa paura, perche' una volta imbottigliato il mercato lo assorbira' al 100%. Ma gia' cosi' i 340mila ettolitri delle ultime annate conservati in botte nei caveau delle 300 aziende montalcinesi valgono circa 400 milioni di euro, grazie alla supervalutazione del proprio sfuso (fino a 1.200 euro per ettolitro). E non e' finita, perche' dopo l'imbottigliamento e considerando le quotazioni dell'annata 2014, il valore del prodotto finito potra' salire del triplo, fino a superare quota 1,2 miliardi di euro

"L'economia della nostra denominazione si mantiene in equilibrio - ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -, gli imprenditori fanno a gara sul terreno della qualita' e non sui prezzi, gli amministratori da tempo perseguono politiche di lungo termine, come quella del contingentamento a 2.100 ettari dell'area vitata Docg, mai modificata dal 1997. Oggi - ha concluso Bindocci, il nostro sfuso vale il quadruplo rispetto alla crisi del 2010 e l'imbottigliato raggiunge quotazioni piu' che soddisfacenti, due elementi questi in grado di remunerare bene tutta la filiera".

in data:14/02/2020

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