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Il Giappone blocca la vendita della carne bovina. Scongiurati pericoli per i consumatori italiani
Negli ultimi giorni 650 animali allevati quasi tutti nella prefettura Fukushima sono stati nutriti con fieno contaminato al cesio radioattivo. Coldiretti segnala che l'importazione del prodotto del Sol Levante nel nostro Paese è pari allo zero
Roma - Rimane alta l’attenzione in Giappone per gli effetti del terremoto e dello tsunami dell'11 marzo scorso che hanno causato l'incidente alla locale centrale nucleare. Il governo giapponese ha infatti annunciato in queste ore il divieto alla vendita di carne bovina proveniente dalla prefettura di Fukushima. Negli ultimi giorni, sulla base di quanto ufficializzato, quasi 650 animali, per lo più allevati in questa prefettura, sono stati nutriti con fieno contaminato al cesio radioattivo. La carne di questi bovini è stata poi vendita in tutto il Giappone creando preoccupazioni tra i consumatori.
Intanto in Italia timori per una possibile vendita del prodotto giapponese non ci sono.
Sono pari allo zero - fa presente Coldiretti- le importazioni in Italia di carne bovina fresca, refrigerata o congelata provenienti dal Giappone nel corso del 2011. Sono peraltro nulle – sottolinea la Coldiretti - anche le importazioni di derivati del latte come formaggi e latticini e dunque non c’è alcun rischio per gli italiani dopo la scoperta che 650 capi di bestiame allevati in Giappone sono sospettati di essere positivi al cesio radioattivo, con parte della carne spedita in almeno 38 delle 47 prefetture nipponiche.