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Castanicoltura, il Lazio apre il primo centro di moltiplicazione e allevamento del Torymus

Aperto il primo centro di moltiplicazione e allevamento del Torymus sinensi del Lazio nell’azienda sperimentale Arsial di Caprarola, per rendere autosufficiente la Regione Lazio riguardo al reperimento dell’antagonista naturale del cinipide del castagno”. Il Centro di moltiplicazione e allevamento di Caprarola ha la finalità di rendere il Lazio autosufficiente circa il reperimento del Torymus da introdurre nei castagneti regionali per contrastare la diffusione del cinipide galligeno, il parassita di origine orientale che causa danni alle piante di castagno compromettendone la produzione.

Per rendere operativa l’azienda sperimentale Arsial di Caprarola sono state impiantate oltre 150 nuove piante di castagno e introdotte 110 coppie di Torymus, allestito un laboratorio di moltiplicazione con 120 incubatrici nelle quali tra dicembre 2011 e marzo 2012 verranno inserite circa 10 mila ‘galle’. Una procedura che si prevede darà vita nel giro di 2 anni ad oltre 1000 coppie di Torymus. Un numero destinato a crescere nei successivi anni di allevamento.

“Con questo progetto – ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Angela Birindelli nell'annunciare l'iniziativa – prosegue e si intensifica l’azione di lotta biologica avviata dalla Regione Lazio per difendere i nostri castagni dal cinipide, la vespa cinese, apparsa per la prima volta nella provincia di Viterbo nel 2005 e, nel giro di pochissimo tempo, allargatasi a tutto il territorio regionale. La risposta per contrastare l’insetto arriva dallo specifico progetto sperimentale triennale di controllo del cinipide sul quale la Regione Lazio ha investito oltre 300 mila euro per tre anni basato sull’introduzione dell’antagonista naturale Torymus sinensi in tutte le aree castanicole che nel Lazio sono la coltura prevalente su circa 6000 ha di superficie e producono mediamente oltre 82 mila quintali di castagne per un valore medio di 13,5 milioni di euro”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il Commissario straordinario di Arsial  Erder Mazzocchi. Arsial - ha detto - è coinvolta direttamente nel progetto di tutela della filiera della castanicoltura, che per la regione rappresenta un patrimonio importante in tutte le cinque province, attraverso il ruolo che avrà il centro di moltiplicazione del Torymus nella nostra azienda sperimentale di Caprarola. Vogliamo supportare gli intendimenti dell’Assessorato in tema di programma alla lotta biologica, per tentare di mettere un freno all'infestazione da Cinipide del castagno che sta producendo danni enormi alla produzione del territorio, ai redditi delle aziende, all'ambiente, allo stile di vita dei cittadini del Lazio. E’ un impegno concreto che abbiamo preso con i produttori perché siamo convinti che il rilancio dell’economia agricola della nostra regione, che tanto sta a cuore alla Giunta Polverini, debba partire da un comparto sano e vitale e azioni come questa aiutano a salvaguardarne il benessere”.

“L’apertura - ha commentato invece il presidente della Commissione regionale agricoltura, Francesco Battistoni -  di questo centro ci permetterà di proseguire nella ricerca e di renderci autosufficienti per quanto concerne l’allevamento dell’insetto antagonista.

In questa lotta – continua - occorre agire sinergicamente con le istituzioni, le associazioni castanicole, il mondo della ricerca, le organizzazioni di categoria e i produttori per arginare la malattia e, allo stesso tempo, creare le condizioni ottimali per favorire la diffusione del Torymus. Avendo avuto modo di parlare più volte con gli agricoltori – sottolinea Battistoni – so della loro preoccupazione e sono a conoscenza delle perdite economiche subite dal settore; così come siamo consapevoli dei tempi che occorrono alla ricerca. Ma la strada intrapresa è quella giusta e il centro sperimentale Arsial rappresenta un’ulteriore azione volta a sostenere il comparto in questo momento di forte difficoltà”.

in data:05/05/2011

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