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Il Sian va in tilt. A rischio 400mila denunce di vendemmia
Per superare il problema tecnico l'Agea. – secondo il quotidiano “Tre Bicchieri” – consentirebbe ai produttori di presentare domanda in modo cartaceo
Roma - Acque agitate nel comparto vitivinicolo. A distanza di pochi giorni dal 16 gennaio, data di scadenza per la presentazione della dichiarazione unificata di vendemmia, produzione e rivendicazione, il sistema telematico (Sian) è fuori uso perché il software fornito da Agea non consente di accedere a dati uniformi. Ad anticipare il tilt del sistema è il quotidiano on line del Gambero Rosso “Tre bicchieri”. Una situazione – si legge in una nota – che sta mettendo a rischio 400mila denunce di vendemmia a causa dei problemi del sistema di certificazione e che mette in serie difficoltà 400mila produttori.
A questo va aggiunto – viente inoltre spiegato - troppe Regioni non hanno ancora aggiornato gli schedari viticoli e i Centri d'assistenza agricola (Caa) tramite i quali si sbrigano le denunce di produzione sono presi d'assalto da viticoltori imbestialiti perché non è possibile comunicare i dati vendemmiali a causa delle centinaia di migliaia di disallineamenti nel sistema.
Problematica che mette in seria difficoltà anche Valoritalia che rischia di non poter fare la certificazione di 40 milioni di ettolitri di vino, senza contare il rischio di potere perdere parte del potenziale produttivo, oltre 720mila ettari vitati. Nello specifico i disallineamenti riguardano le superfici dei vigneti, che Agea ha fotografato negli ultimi anni con la tecnologia Gis (sistema informativo geografico). In concreto, il software messo a disposizione dall'organismo pagatore nazionale avrebbe dovuto consentire alle Regioni di accatastare, per via informatica, tutti i dati produttivi.
In ogni caso stando ai fatti – spiega “Tre bicchieri” - per molte regioni come Puglia, Calabria, Abruzzo non è successo, mentre va un po' meglio in Veneto, Piemonte, Toscana e Sicilia. Al momento comunque il risultato è che oggi i dati di superficie non si possono incrociare e il sistema di certificazione non può funzionare. Allo stesso tempo – si precisa, l'Agea sta lavorando a una circolare applicativa. Lunedì, alla scadenza dei termini, potrebbe arrivare dall'organismo del Mipaaf un documento con cui si consentirebbe ai produttori di tornare alla denuncia in forma cartacea, con l'indicazione agli enti certificatori di gestire caso per caso le singole pratiche.