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Il Wwf porta a tavola i prodotti bio delle Oasi
Presentato a Roma, presso la Città del Gusto, il progetto alimentare e di salvaguardia ambientale ideato con Legacoop
Roma - Si può salvare la natura anche a tavola se il cibo, come l’olio, la pasta, il miele biologici provengono da aree protette come le Oasi WWF. E’ questo lo spirito del nuovo progetto Terre dell’Oasi, promosso da WWF Oasi e dalle Cooperative delle Oasi aderenti a Legacoop e nato per difendere la biodiversità e i paesaggi agrari grazie ad un’agricoltura pulita e sostenere, attraverso la vendita diretta dei prodotti, la gestione delle Oasi e dei progetti di conservazione che si svolgono al loro interno. Il progetto è stato lanciato da WWF e Legacoop con un evento speciale che si è tenuto a Roma presso la Città del gusto, sede del Gambero Rosso.
Il progetto Terre dell’Oasi coinvolge le Oasi del WWF e anche quelle “affiliate”, ovvero, aree gestite da privati secondo i criteri indicati dall’associazione, dove si produce agricoltura biologica e biodinamica. L’iniziativa prende origine dalla volontà di valorizzare al meglio le esperienze già attivate a livello locale e proiettando queste su scala nazionale.
Attualmente sono tre le principali aree coinvolte nel progetto, ovvero, la Riserva regionale del Lago di Penne (Abruzzo), l’Oasi WWF della Laguna di Orbetello (Toscana) e la Riserva naturale regionale del Bosco WWF di Vanzago (Lombardia) ma il progetto mira ad espandersi su tutto il territorio nazionale sfruttando le potenzialità del sistema che oggi conta 100 aree. Piccole produzioni sono infatti già attive in altre oasi come Valpredina in Lombardia e Monte Arcosu in Sardegna e Bosco San Silvestro in Campania e nei prossimi mesi saranno coinvolte altre Oasi a gestione diretta o affiliate.
Ci sono accordi in corso con l’Oasi affiliata del Forteto della Luja-Piemonte dove si produrrà vino, la Riserva naturale di Torre Guaceto-Puglia per i pomodori, l’Oasi di Pian Sant’Angelo-Lazio per l’olio, la Riserva naturale delle Saline di Trapani per il sale ed altre ancora si aggiungeranno.
Ambiente, green-economy ma anche sociale: al progetto Terre dell’Oasi partecipa la Cooperativa Sociale Daphne di Anversa degli Abruzzi, che, in collaborazione con la Casa di Reclusione di Sulmona, ha avviato un progetto che vede coinvolti i detenuti nel realizzare una parte dei contenitori e delle strutture espositive dei prodotti.
I prodotti di Terre dell’Oasi sono già disponibili nei punti vendita delle oasi del WWF ed è possibile richiederli agli indirizzi della Società – wwfoasi@wwfoasi.it e terredelloasi@cogecstre.com. Ma per potenziare il sostegno al progetto nelle prossime settimane prenderanno il via altri canali di distribuzione a partire dall’ e-commerce, i circuiti dei negozi bio delle grandi città, a cominciare da Roma ed entro i primi mesi del nuovo anno anche in alcuni supermercati della grande distribuzione