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Filiera Corta

Il carrello della spesa si riempie di aumenti

A novembre, sulla base del report Istat, i prezzi dei dei prodotti acquistati con più frequenza (dal cibo ai carburanti) hanno subito un aumento annuo del 4,2%

Roma - Aumento annuo a novembre del 4,2% per il raggruppamento dei prodotti acquistati con più frequenza (dal cibo ai carburanti). L’incremento, segnala l’Istat,  è superiore a quello di ottobre (4,1%) e all'inflazione di novembre (+3,3%). E' il rialzo maggiore dall'ottobre del 2008.

Per quasi un italiano su tre (29 per cento) le spese di Natale – commenta Coldiretti - sono condizionate dai prezzi che accentuano la situazione di difficoltà economica. A subire gli effetti della necessità di risparmiare sono – sottolinea la Coldiretti - alcune categorie di beni o servizi con il 42 per cento dei consumatori italiani che spenderà meno per divertimento, il 41 per cento per le spese «irregolari» (acquisti non ripetuti come ad es. l’automobile, il fai-da-te ecc.) e il 40 per cento per l’abbigliamento, mentre solo pochissimi consumatori, l’11 per cento, taglieranno la spesa per alimentari durante le festività natalizie, secondo l'indagine “Xmas Survey 2011” di Deloitte. La spinta verso spese utili - continua la Coldiretti - premia dunque l’enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento a ridurre gli sprechi che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Gli italiani – conclude la Coldiretti - acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di piu' di 2 miliardi di euro, per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri è favorito dalla grande varietà dell’offerta, con occasioni per tutte le tasche


I dati Istat sull’inflazione a novembre, che indicano come, con un aumento del 3,1% su novembre 2010 e dello 0,7% su ottobre 2011, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari abbiano registrato – spiega Confagricoltura - il rialzo più forte dal febbraio 2009.
“E’ evidente - commenta l’organizzazione agricola - che il peso economico della spesa alimentare sui bilanci delle famiglie italiane sta diventando sempre maggiore, senza peraltro che dai rincari venga alcun beneficio per gli agricoltori, colpiti dagli aumenti sia come consumatori, sia come imprenditori, visto che da tempo si trovano a dover fare i conti con costanti rialzi dei prezzi dei mezzi di produzione”.

“Questi dati - osserva Confagricoltura - sono antecedenti all’entrata in vigore della manovra, i cui effetti si sentiranno nei prossimi mesi e, come avvertono le previsioni delle organizzazioni dei consumatori, porteranno ad un’accentuazione delle tendenze all’abbandono del risparmio, alla riduzione dei consumi ed all’impoverimento, già iniziate a registrarsi nei mesi scorsi”.
“In tutto ciò - sottolinea ancora Confagricoltura - le imprese agricole si vedono anche minacciate da un’imposizione fiscale sui fabbricati rurali, il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni, che in pratica rischia di diventare una duplicazione d’imposta”.

in data:15/12/2011

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