Food Mania
Il choko district di Pisa, una scoperta per veri gourmand
Oltre al vino, all’olio, alla pasta, ai formaggi apprezzati in tutto il mondo, tra i prodotti della città toscana che stanno conquistando una ribalta internazionale sempre più prestigiosa, troviamo il cioccolato artigianale di alta qualità
Roma- Il nuovo Eldorado del cioccolato? Senza dubbio la Toscana! A sostenere la teoria sono le prelibatezze e le realtà produttive e artigianali del territorio. Oltre al vino, all’olio, alla pasta, ai formaggi apprezzati in tutto il mondo, tra i prodotti made in Pisa che stanno conquistando una ribalta internazionale sempre più prestigiosa, troviamo infatti il cioccolato artigianale di alta qualità.
L’itinerario pisano, per chi volesse recarsi nella città toscana per queste feste pasquali e per prossimi soggiorni, deve obbligatoriamente iniziare in Borgo stretto, vicino a quella che viene considerata la casa natale di Galileo. Al numero civico 44, troviamo Salza, dove basta guardare le vetrine per capire con chi abbiamo a che fare. E’ qui che molti pisani vengono a bere la famosa cioccolata in tazza di Salza, considerata una vera e propria istituzione pisana: una cioccolata superbamente densa di cui nessuno è mai riuscito a scoprire la ricetta. Silvio Salza nel 1928, dopo molti anni di lavoro a Torino, apre a Pisa, iniziando a produrre le sue specialità: cioccolato, gianduiotti, biscotti al cioccolato. La prelibatezza delle sue creazioni e la fama che riuscì a conquistare fu tale che dal 1931 la ditta Salza conquistò il titolo di “costante fornitore della Real Casa”. Proprio nella cioccolateria di Salza la Regina Elena ordinava le scatole di cioccolatini che poi distribuiva ai suoi collaboratori prima di rientrare in autunno al Quirinale
Camminando attraverso Borgo Largo si arriva poi in via Bianchi 92 da Panna e Cioccolato, dove il cioccolatiere Antonio Ferrera presenta i suoi 25 tipi di praline: dai tartufi alle spezie ai cioccolatini con ripieno di caramello e lampone fino alle deliziose mousse al cioccolato e frutta.
Ritornando verso Piazza dei Miracoli, arriviamo in via Uguccione della Faggiola, dove al n°20 soggiornò Giacomo Leopardi, di cui era nota la sua golosità tanto che durante il suo soggiorno a Pisa si ricorda che “faceva colazione alle otto con cioccolato e caffè”.
Ci spostiamo poi al n°5 del Lungarno Pacinotti, dove troviamo la cioccolateria De Bondt, scelta dalla "Compagnia del Cioccolato" come migliore cioccolateria italiana del 2009.
Due i prodotti che gli hanno fatto conquistare questo titolo: la tavoletta al 70% e la tavoletta spezie ed agrumi. Tra le numerose tavolette, la più famosa tra i turisti, è quella dedicata a Pisa caratterizzata dai pinoli del Parco regionale di Migliarino–San Rossore.
Se volete provare una vera esperienza plurisensoriale insieme all’olandese Paul de Bondt e alla moglie Cecilia, recatevi a Navacchio, a pochi chilometri da Pisa, dove si tengono visite guidate, corsi di degustazione e stage formativi per l’approfondimento delle tecniche legate alla produzione del cioccolato. Anche a Cascina, presso il laboratorio artigianale di cioccolata Chokolade Claro, è possibile seguire un corso tenuto dal maestro cioccolatiere Roberto Molesti, classificatosi spesso tra i World Chocolate Masters.
Proseguendo in direzione Pontedera, scopriamo Amedei, fondata nel 1990 dai fratelli Alessio e Cecilia Tessieri, che hanno scelto il nome dell’azienda dal cognome della nonna materna Vendica Amedei.
Cecilia è stata la prima "Maitre chocolatier donna" al mondo, una delle poche cioccolaterie che riesce a controllare tutta la filiera della produzione, dal seme alla tavoletta, curando tutte le fasi, è stata più volte premiata dall’Accademy of Chocolate di Londra.
In particolare, per il 2009, le sono stati attribuiti due Golden awards: al Porcelana, un cacao “crollo”, ed al Toscano Black 70% che a Pontedera si possono acquistare presso la Bottega del Caffè in corso Matteotti, insieme ad un vasto assortimento di prodotti.
Partendo da Pontedera, ci dirigiamo verso Cascine di Buti, dove troviamo la torrefazione artigiana di caffè e cacao Trinci. Qui il chocolatier Andrea è responsabile del presidio cacao e caffè per Slow Food e collabora con una cooperativa di agricoltori in Venezuela, insegnando loro a produrre le tavolette direttamente dove nasce il cacao. Nel suo laboratorio produce tavolette di cioccolato fondente non concato, ovvero realizzato senza la conca, procedimento che permette di ottenere un prodotto più cremoso e omogeneo. La sua specialità sono le barrette di fondente al 75% con nibs, miele biologico del parco di San Rossore e vaniglia in bacche, oltre alla la tavoletta latte e caffè, realizzata con polvere pura di caffè.
A pochi km di distanza da Pontedera, in località Capanne, si trova la Menichetti Cioccolato, aperta nel 2003 dall’ex produttore discografico Riccardo Menichetti. Un’azienda, quella di Riccardo, che dopo aver dedicato molti anni alla musica, ha deciso di seguire il suo sogno, aprendo una cioccolateria ed esprimendo anche in questo campo la sua eclettica creatività come la pralina dedicata alla Festa della donna al gusto di mimosa.