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Il cioccolato non conosce difficoltà

Secondo le ultime rilevazioni di Aidepi il giro di affari del settore è di oltre 4.835 milioni di euro. Crescono tutti i segmenti produtti. Le confezioni da regalo riportano il miglior risultato (+4,5%)

Roma- Per il cioccolato il segno meno è ancora un valore sconosciuto. Le ultime statistiche economiche sul settore più dolce per eccellenza parlano di un giro di affari di oltre 4.835 milioni di euro. Entrando nel dettaglio, secondo l'Associazione delle industrie del dolce e delle paste italiane (Aidepi), in Italia, i prodotti finiti di cioccolato si sono attestati sulle 305.550 tonnellate. Più che buono il trend della pralineria di cioccolato (+3,2% in volume in un anno), per complessive 117.750 tonnellate, pari ad oltre 2.159 milioni di euro, incidendo sul totale prodotti finiti per il 39% circa in volume e per oltre il 52% in valore.

Nel particolare, i cioccolatini in sacchetti aumentano del +0,8%, mentre quelli in stick del +4%. Sono le confezioni da regalo a riportare il miglior risultato (+4,5%) e ad essere la categoria piu' rappresentativa. Torna a crescere il tavolettame (comprensivo di cioccolato bianco), che si e' attestato, complessivamente, su 48.850 tonnellate. Al suo interno, le tavolette a base di cioccolato bianco aumentano del +1,7%; ancor piu' positivo il risultato di tutte le altre tipologie di cioccolato (+2,9%). Su questa categoria, peraltro tra le piu' rappresentative del mercato cioccolatiero, e' stata ampliata la gamma offerta che spazia dalle referenze 'commodity', per un consumo casalingo, a quelle 'premium' o 'superpremium', in cui viene sottolineata la provenienza del cacao e l'alta percentuale di cacao contenuto, principalmente consumate negli abbinamenti degustativi con vini/liquori o altri prodotti alimentari.

I migliori acquirenti di cioccolato italiano si confermano Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, e Belgio-Lussemburgo che, congiuntamente, hanno assorbito il 42,8% dell'export totale. Continua la corsa della Polonia che mantiene la quarta posizione nella graduatoria generale di comparto, a volume (11.910 tonnellate, pari a circa 47,9 milioni di euro), con incrementi dell'1,8% a volume e dell'8,5% a valore. Per quanto riguarda i paesi extra-Ue, in ascesa gli Stati Uniti che hanno importato circa 5.184 tonnellate di cioccolato italiano (+19,2%), per 28,8 milioni di euro (+16,4%). Ancor piu' dinamico il mercato russo, che ha acquistato 6.061 tonnellate di cioccolato italiano, per un valore di 41,8 milioni di euro, con variazioni positive che hanno toccato incrementi, in volume e in valore, rispettivamente del 37,5% e 71,5%. Continua il brillante andamento dell'area asiatica che, complessivamente, ha importato 36.017 tonnellate (+8,9%), per un valore di circa 253,8 milioni di euro (+23,5% sul 2011). In quota e' passata, a volume, da 15,5% nel 2011 a 14,7% nel 2012 e, a valore, da 19,3% a 20,3%. Nel dettaglio, alcuni mercati del Medio ed Estremo Oriente, talvolta definiti 'le perle dell'export dolciario italiano', hanno registrato le migliori performance: oltre alla Cina, Hong Kong (47,3 milioni di euro, +34,1%) e Singapore (13,5 milioni di euro, +43,3%). Sono, inoltre, aumentati gli acquisti dell'Arabia Saudita (+28,9%). E' proseguita la buona performance del mercato indiano, passando da 1.033 tonnellate nel 2011 a 1.206 nel 2012 (+16,7%) sebbene a fronte di un +1,6% a valore. Si mantiene positivo il risultato dell'Australia, 4.176 tonnellate di cioccolato made in Italy acquistate, per 18,8 milioni di euro, con crescite dell'14,1% in volume e del 20% in valore.

Il cioccolato e' uno dei pochi prodotti alimentari cui e' stata riservata, a livello europeo, una normativa specifica che ne precisa le denominazioni e i relativi requisiti compositivi. Per legge il prodotto cioccolato deve contenere almeno il 35% di sostanza secca totale di cacao e il 18% di burro di cacao; il cioccolato extra deve contenere almeno il 43% di sostanza secca totale di cacao e il 28% di burro di cacao. Il cioccolato al latte deve, invece, contenere almeno il 25% di sostanza secca totale di cacao, il 14% di sostanza secca totale di origine lattica e il 25% di materie grasse totali. Il cioccolato alle nocciole gianduia deve essere composto da una parte di sostanza secca totale di cacao (almeno il 32%) e una parte di nocciole finemente macinate (da 20 a 40 grammi di nocciole per 100 grammi di prodotto). Il cioccolato bianco, inoltre, deve contenere non meno del 20% di burro di cacao e non meno del 14% di sostanza secca totale di origine lattica.

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