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Filiera Corta

Il cotechino doppia lo zampone

Consumi in crescita del 9 per cento per i gustosti insaccati rispetto allo scorso, ma la preferenza degli italiani per la fine dell'anno va al prodotto che deve il suo nome alla cotenna di maiale

Roma- Come da copione, per cotechini e zampone, è un successo annunciato: il prossimo 31 dicembre saranno serviti sulle tavole degli italiani quasi 6,5 chili dei preziosi e gustosi alimenti insaccati. A ipotizzare e formulare, per prima, il bilancio di consumo è Coldiretti . L’organizzazione di Palazzo Rospigliosi, in attesa dunque del normale e consueto balletto delle stime alimentari che saranno fatte da qui fino alla primo gennaio sul cenone di Capodanno dalle organizzazioni e associazioni agricole e dei consumatori, registra, nell’operazione di contabilità, un aumento negli acquisti del 9 per cento rispetto allo scorso anno.

Ma c’è di più secondo l’organizzazione di categoria la preferenza degli italiani va ai cotechini il cui consumo in quantità è pari ad oltre il doppio di quello degli zamponi. In ogni caso – incalza Coldiretti- sulle tavole di quasi tre italiani su quattro (73 per cento) sarà presente l’ insaccato. Viene inoltre precisato che la maggioranza della produzione nazionale è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell'Unione Europea, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda e nei mercati.

E’ ricordato inoltre che insieme a due piatti storici è immancabile la presenza delle lenticchie chiamate a "portar fortuna" anche se - continua la Coldiretti – poche sono realmente italiane come quelle del Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.

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