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Filiera Corta

Il prezzo del caffè continua a correre

Il rialzo congiunturale nel mese di dicembre su base annua è del 16,8%. Crescono, secondo le stime provvisorie dell'Istat, anche cioccolato e zucchero

Roma – Resta stabile al 3,3% il tasso di inflazione su base annua a dicembre. Il valore è lo stesso del mese di novembre. A rilevarlo, su stime provvisorie che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,4%, è l'Istat.


In particolare nel mese di dicembre è stato registrato un forte rialzo congiunturale per il prezzo del caffe', salito del 16,8% su base annua (+0,6% su novembre). Allo stesso tempo, sul fronte alimentare, hanno segnato aumenti annui consistenti anche lo zucchero (+17,2%) e il cioccolato (+4,1%).

Il tasso d'inflazione medio annuo per il 2011 e' pari al 2,8%, in sensibile crescita rispetto all'1,5% del 2010. Si tratta del valore medio annuo piu' alto dal 2008 (+3,3%)

“A dicembre, nonostante le feste natalizie, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari – commenta Confagricoltura analizzando i dati Istat nel suo complesso - si sono fermati, ed in particolare quelli degli alimentari freschi, come l’ortofrutta e le carni, sono calati dello 0,2% rispetto al mese precedente”. E’ un dato importante – prosegue Confagricoltura – che conferma il contributo anti-inflattivo del settore che ha registrato a dicembre cali importanti per i prezzi della frutta fresca (-2,4%).

“Non dimentichiamo – osserva Confagricoltura - che gli agricoltori sono anche consumatori e subiscono i contraccolpi degli aumenti dei mezzi di produzione, come i prodotti energetici che registrano un forte incremento tendenziale (+11,3% nel 2011 rispetto al 2010; i prodotti alimentari sono aumentati nello stesso periodo solo del 2,4%)”.
Per le imprese agricole - ricorda Confagricoltura - solo a partire da ottobre c’è stato un parziale recupero di redditività, dopo un lungo periodo di riduzioni generalizzate dei prezzi all’origine di frutta e verdura. Resta la forbice tra prezzi all’origine e prezzi finali.
“Ad aggravare la situazione degli agricoltori già di per sé difficile - conclude Confagricoltura – c’è l’imposizione fiscale sui fabbricati rurali, il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni, che in pratica diventa una duplicazione d’imposta”.

Per effetto dell’aumento record dei prezzi, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato nel 2011- dice invece Coldiretti - quella per gli alimentari.Nel corso del 2011 - sottolinea la Coldiretti - si è registrato un aumento record dei prezzi per trasporti, combustibili ed energia mentre l’aumento per gli alimentari è rimasto contenuto al valore del 2,4 per cento, al di sotto dell’inflazione media. A dicembre 2011 rispetto allo stesso mese dello scorso anno gli aumenti, invece, sono stati - precisa la Coldiretti - del 15,8 per cento per la benzina, del 24,3 per cento per il gasolio da autotrasporto e del 16,8 per cento per quello da riscaldamento, mentre i trasporti aerei passeggeri sono lievitati del 18,3 per cento come quelli marittimi e quelli ferroviari del 9,8 per cento.

A causa di questi rincari il costo per trasporti, combustibili ed energia elettrica è stimato complessivamente pari al 19,1 per cento della spesa totale familiare e ha superato - sottolinea la Coldiretti - quello per alimenti e bevande (19 per cento). Un cambiamento che - precisa la Coldiretti - riflette l’andamento dei prezzi sul mercato dove un litro di gasolio costa piu’ di un litro di latte o di un chilo di pasta. Bisogna evitare il rischio reale che – conclude la Coldiretti - le famiglie italiane per far fronte ai rincari energetici in un momento di crisi siano costrette a risparmiare con l’acquisto di cibo a basso prezzo, a cui puo’ corrispondere anche bassa qualità e rischi per la salute.

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