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Il settore agroalimentare conta 150 reati al giorno
Nel settore agroalimentare si contano almeno 150 reati al giorno. Il dato è stato comunicato oggi dal direttore della Dia (Direzione investigativa antimafia), generale Antonio Girone nel corso di una audizione presso la Commissione agricoltura della Camera. Il settore- ha segnalato il generale è capace di smuovere un fatturato annuo di oltre 47 miliardi e mezzo di euro. Un giro d’affari – ha continuato- che certamente sta attirando sempre più gli interessi della criminalità organizzata, soprattutto 'ndrangheta e camorra.
Tra i reati commessi nel settore: truffe ai danni della Comunità europea per i fondi concessi soprattutto alle regioni meridionali, sfruttamento del lavoro nero attraverso caporalato e tratta di esseri umani, macellazione clandestina, contraffazione e adulterazione dei prodotti. . ''Ogni anno, a livello nazionale, - ha specificato inoltre il generale Girone - l'azione criminale avrebbe un costo quantificato in almeno 7 mld e mezzo sottratti agli imprenditori agricoli, colpiti da reati che vanno dall'abigeato al danneggiamento di colture o mezzi''. Preoccupa inoltre l'estensione del lavoro nero che ormai ha raggiunto circa il 40% dell'intera forza lavoro in agricoltura e nella sola Campania si registrano non meno di 40 mila lavoratori sfruttati.