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Il vino si tinge di verde. Quattro bottiglie su 100 sono biologiche
A fotografare la dimensione strutturale del settore e le tendenze in atto, con particolare riferimento al contesto italiano, è il report “La filiera vitivinicola biologica”
Roma- Il bio avanza anche nella filiera vitivinicola: in Italia nel 2020 4 bottiglie di vino su 100 sono biologiche, ma il fenomeno è in forte crescita in tutto il mondo sia in termini di estensioni delle superfici vitate che di interesse del consumatore, sempre più attento all’impatto della produzione alimentare sull’ambiente.
A fotografare la dimensione strutturale del settore e le tendenze in atto, con particolare riferimento al contesto italiano, è il report “La filiera vitivinicola biologica”, l’ultimo quaderno di una collana tematica dedicata al mondo del bio promossa dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e realizzata dall’ Ismea in collaborazione con CIHEAM-Bari, nell’ambito delle attività del Sinab.
A livello mondiale, dei 7 milioni di ettari di superficie viticola complessivamente censita, una quota pari al 6,7% è coltivata secondo i metodi di produzione dell’agricoltura biologica, per un’estensione complessiva vicina ai 500 mila ettari, più del doppio rispetto a 10 anni fa. In Italia, al 2019 si contano 107.143 ettari di vigneto biologico (+109% nel decennio), con un incidenza sulla superficie vitata complessiva del nostro Paese di quasi il 19% , la più alta in Europa e nel mondo.
Più nel dettaglio a livello regionale e in ottica dinamica, emerge chiaramente una rincorsa da parte del Centro-Nord a recuperare nell’ultimo decennio il gap di superfici con il Mezzogiorno. Un percorso di crescita che ha portato a un maggior equilibro nella distribuzione di vigneti tra Nord (22,8%), Centro (22,5%), Sud (25,5%) e Isole (29,2%).