Agronews
In Europa il “tarocco” italiano vale 27 miliardi
E’ quanto emerge dalla prima relazione sulla contraffazione e sulla pirateria agroalimentare realizzata dalla Commissione parlamentare d'inchiesta. La situazione più ingente è in Germania ed Olanda, con 3 prodotti imitati per ogni prodotto originale
Roma – Una vera e propria beffa per la filiera produttiva agricola italiana. Secondo i dati della prima relazione sulla contraffazione e sulla pirateria agroalimentare realizzata dalla Commissione parlamentare d'inchiesta i prodotti italiani, in Europa – sono infatti imitati per un valore che raggiunge i 26-27 miliardi di euro, a fronte di esportazioni per 13 miliardi di euro. La situazione più ingente è Germania ed Olanda, con 3 prodotti imitati per ogni prodotto originale; in Francia tale rapporto scende a 2 imitazioni per prodotto originale, mentre in Gran Bretagna e nei paesi scandinavi per ogni prodotto italiano ne e' presente uno imitato.
Nel Nord America, in particolare gli Stati Uniti, la situazione e' ancora piu' negativa perche' l'Italia esporta prodotti per un valore di 3 miliardi di euro ma esistono in quei mercati ben 24 miliardi di valore di prodotti riferibili all'italian sounding (prodotti che portano nomi di marchi che sembrano italiani, ma che italiani non sono).
Il fenomeno – si spiega ancora – non salva nessuna regione. C'e' il Marsala prodotto negli Stati Uniti, la mortadella della Romania, la mozzarella di bufala con latte ucraino e le latte di San Marzano con il pomodoro cinese. Secondo Coldiretti, a livello nazionale, la contraffazione dei prodotti agroalimentari e' un business che sfiora i 164 milioni di euro al giorno. Un'attivita' parallela che "ruba" trecento mila nuovi posti di lavoro e taglia di due terzi l'export. Un volume d'affari che, solo per l agromafie, ammonta oggi a 12,5 miliardi di euro.
Articoli Correlati
Il finto pecorino di Stato e la Simest finiscono sul banco degli imputati