Filiera Corta
In frenata i prezzi del carrello della spesa
Per il mese di ottobre le stime preliminari dell'Istat denunciano che il rincaro annuo dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti) è del 4% contro il 4,7% di settembre
Roma - Frena il carrello della spesa ad ottobre. Le stime preliminari dell'Istat denunciano infatti che il rincaro annuo prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti) e' del 4%, un rialzo superiore all'inflazione (2,6%), ma in forte rallentamento rispetto a quanto registrato a settembre (4,7%).La variazione su base mensile è invece stata nulla.
L'analisi per il mese di ottobre segnala, come detto, che il tasso d'inflazione annuo scende al 2,6% dal 3,2%. Il rallentamento risente del calo dei prezzi dei carburanti e del favorevole confronto con il periodo dell'anno scorso che registro' anche l'effetto del rialzo dell'Iva. Su base mensile i prezzi sono rimasti fermi.
L’inflazione frena - commenta Coldiretti - perché il carrello della spesa si svuota con un calo degli acquisti dei prodotti alimentari stimato in quantità pari al 3 per cento, ma con punte del 5,5 per cento per la carne. Ad essere ridotti in quantità - sottolinea l'organizzazione agricola - sono anche gli acquisti di pesce (-1 per cento) e ortofrutta (-0,9 per cento), mentre salgono quelli di pane (+1,3 per cento) e pasta (+3,6 per cento). Per risparmiare la maggioranza degli italiani diventa un vero detective nel momento di fare la spesa, con il 56 per cento che fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, il 62 per cento che confronta con piu’ attenzione del passato i prezzi e oltre la metà (51 per cento) che va a caccia dei prodotti che costano meno, secondo l’indagine Coldiretti-Swg. Mai come nel passato – sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, tanto che oltre quattro italiani su dieci (43 per cento) fanno la spola tra diversi negozi per cercare la maggiore convenienza.
Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat su base annua ad ottobre prezzi dei beni alimentari sono aumentati del 2,7 per cento in media, al di sotto del tasso di inflazione, ma in particolare sono aumentati i prezzi dei vegetali freschi (+8,3 per cento), del cioccolato (+4,2 per cento), delle patate (+1,3 per cento), dei molluschi freschi (+1,0 per cento) e del pesce fresco di mare (+0,1 per cento) mentre sono calati quelli dei crostacei (-3,4 per cento) e dell’olio d’oliva (-0,3 per cento).
L’evoluzione dei prezzi alimentari al consumo - spiega invece Confagricoltura - appare sostanzialmente in linea con l’andamento dei prezzi generali e l’inflazione acquisita (proiettando il dato mensile sino a fine anno) per gli alimentari è inferiore a quella per tutti i prodotti.
Pur in lieve aumento su base congiunturale (+0,3% a ottobre rispetto al mese precedente) - spiega l'organizzazione agricola - i prezzi degli alimentari sono comunque cresciuti ad ottobre, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 2,6%: un incremento perfettamente allineato a quello complessivo del paniere degli acquisti degli Italiani”.
Ad ottobre, sempre su base tendenziale – conclude Confagricoltura - sono ben più rincarati ad esempio i costi per l’abitazione con acqua, elettricità e combustibili (+6,8% rispetto allo scorso anno), ed i trasporti (+6,1% sempre rispetto a ottobre 2011).
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