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In programma la giornata mondiale del tonno
La celebrazione, designata dalla Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è in calendario il 2 maggio
Roma- Il 2 maggio ricorre la Giornata mondiale del tonno, designata dalla Risoluzione dell'Assemblea generale dalle Nazioni Unite nel 2016, che invita tutti gli Stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali e regionali e la società civile, incluse le organizzazioni non governative, a celebrare il valore del tonno per la sicurezza alimentare e la nutrizione, lo sviluppo economico, l'occupazione, le entrate del governo, i mezzi di sostentamento, la cultura e la ricreazione, e riconoscere l'importanza della gestione sostenibile di questa pesca, per adempiere all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Ad oggi, più di 80 Stati praticano la pesca al tonno e la sua portata continua a crescere negli oceani Indiano e Pacifico. Il primo prodotto a guidare la produzione è il tonno in scatola, un mercato che, solo in Italia, ha un valore di 1,3 miliardi di euro (2017), come confermano i dati dell'Ancit (Associazione nazionale dei conservieri ittici e delle tonnare), con una produzione nazionale di 75.800 tonnellate e un consumo di 155 mila tonnellate (+3% rispetto al 2016) pari a circa 2,5 kg pro capite. Il comparto del tonno in scatola si conferma come uno dei più virtuosi dell'industria alimentare italiana, posizionando il nostro Paese al secondo posto in Europa, dopo la Spagna.
La pesca di tonno apporta all'economia globale un contributo annuale di 42 miliardi di dollari. Lo dice uno studio in cui si evince che, per le sette specie di tonno più consumate commercialmente negli ultimi due anni, i pescatori sono stati retribuiti con somme tra i 10 e i 12 miliardi di dollari l'anno. La vendita al consumatore finale ha infine fruttato un profitto del valore di 42,2 miliardi nel 2014. Il Pacifico si stabilisce tra gli oceani più fruttuosi in termini economici, producendo introiti pari a 22 miliardi nel 2014. Per quanto riguarda le specie, il tonnetto striato primeggia tra quelle consumate, in ragione del suo utilizzo da parte dell'industria conserviera mondiale. Anche il tonno a pinne gialle, tipologia prediletta dall'industria di conservazione ittica italiana, ha una significativa importanza a livello economico. Infine il tonno rosso, il cui valore oscilla tra i 2 e 2,5 miliardi di dollari all'anno.