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In provincia di Roma riscontrati due episodi di contaminazione da Ogm

Ogm nel Lazio.  A dare informazione della  presenza di organismi geneticamente modificati nel territorio è stata l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura del Lazio  (Arsial). 

Dalle risultanze - si legge in una nota -  delle analisi di laboratorio effettuate dall’l’istituto sperimentale Zoo profilattico Lazio-Toscana su campioni prelevati dai tecnici, sono emerse, in due aziende distinte della provincia di Roma, due positività riconducibili rispettivamente “alla presenza dell’ibrido Das 1507 x Nk 603 oppure alla contemporanea presenza di mais evento Das 1507 e mais evento Nk 603” e “alla presenza dell’ibrido Das 1507 x Das 59122 oppure alla contemporanea presenza di mais evento Das 1507 e mais evento Das 59122”, entrambe su coltivazioni derivanti da sementi dichiarate esenti da Ogm dalla casa produttrice Pioneer.

 Nell’Unione Europea, sia i due singoli eventi, sia l’ibrido sono autorizzati esclusivamente per impieghi alimentari e non per la coltivazione. Si è trattato, comunque, di due episodi di contaminazione e non di campi interamente Ogm.
In seguito alla scoperta, sono stati tempestivamente avviati procedimenti amministrativi a carico delle aziende coinvolte e ne è stata data informativa alla Regione Lazio e alla Procura della Repubblica. In attesa di sviluppi che accerteranno le responsabilità dell’avvenuta contaminazione, si auspica l’istituzione di un tavolo tecnico regionale con competenze ambientali, sanitarie e agricole, affinché, in futuro, ci sia un proficuo scambio tra esperti per affrontare e prevenire questioni legate all’inquinamento ambientale da Ogm.
Si auspica inoltre, nella sede legislativa regionale, un’opportuna riflessione su un’integrazione dell’attuale testo normativo con lo scopo di tutelare il più possibile l’agricoltore in buona fede che abbia utilizzato semente certificata esente da Ogm.

L’Arsial, alla chiusura della campagna di controllo 2011, comunica inoltre di aver espletato, nel rispetto delle procedure operative approvate dall’Agenzia, l’attività di vigilanza e controllo sul divieto di coltivazione di organismi geneticamente modificati sulle coltivazioni di mais di aziende campione nel territorio regionale. Il Lazio e la Toscana sono le uniche due regioni italiane a svolgere i controlli in campo.

in data:22/09/2011

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