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In rampa di lancio la candidatura della Pizza Napoletana a patrimonio dell'Unesco
Al progetto lavora il Mipaaf in collaborazione con la Regione Campania
Roma - Si rafforza il progetto di candidare l'Arte della Pizza Napoletana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Dopo alcune incomprensioni tra il ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan e i responsabili della Regione Campania l'iniziativa di tutela sembra in queste ore aver messo tutti d'accordo.
La conferma arriva da una nota ufficiale del Mipaaf - dove si ringraziano gli assessori campani per la collaborazione. Si chiude così la polemica sulla mancanza di risposta di intesa da parte della Regione Campania sul progetto avviato dal dicastero agricolo.
“Apprendo con piacere - ha detto il ministro Galan - che è arrivata al coordinatore del Gruppo di lavoro Unesco del Ministero delle politiche agricole, Pierluigi Petrillo, la lettera di risposta dell’assessore al Turismo della Regione Campania Giuseppe De Mita, e dell’assessore ai Beni Culturali della stessa Regione Caterina Miraglia, alla richiesta del Ministero per il coinvolgimento delle istituzioni locali nel progetto di candidatura dell'Arte della Pizza Napoletana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco.
Nella lettera, spedita l’11 dicembre scorso, i due assessori regionali campani si dichiarano convinti che l’arte napoletana – definita ‘un pezzo così importante del patrimonio gastronomico e culturale napoletano e campano’ - vada opportunamente tutelata e valorizzata, ringraziano il Ministero per l’iniziativa avviata e si dichiarano pronti a sostenerla in tutte le sedi.
Ringrazio gli assessori De Mita e Miraglia che hanno prontamente risposto e il cui supporto sarà fondamentale. Confido ancora che anche il Comune e la Provincia trovino il tempo di risponderci e sostenere questa iniziativa che valorizzerebbe un’antica arte del popolo napoletano”.
Nel dettaglio il Mipaaf ricorda inoltre che da circa un anno il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sta lavorando con l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani presieduta da Sergio Miccù, al fine di consentire all’Italia di poter presentare la candidatura dell'Arte della Pizza Napoletana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'Unesco.