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Irlanda: pub aperti il Venerdì santo, la prima volta in 90 anni
Per gli irlandesi è un Venerdì santo speciale: potranno recarsi al loro pub locale o acquistare bevande alcoliche anche in questa giornata tradizionalmente all'insegna della sobrietà nel Paese cattolico, in cui la vendita di alcol era vietata da circa un secolo, fino al recente voto di una legge che ha revocato il divieto. L'Intoxicating Liquor Act, votato nel 1927, proibiva la vendita di alcol nei negozi e nei pub tre giorni all'anno, il Venerdì santo, a Natale e a San Patrizio, in un Paese fortemente impregnato di cultura cattolica. Se a Natale l'alcol oggi è ancora all'indice nei locali pubblici, il divieto di bere nei pub a San Patrizio era già stato revocato nel 1960. Con la riforma votata a gennaio, adesso anche i pub possono aprire i battenti, esattamente dalle 10,30 a mezzanotte e mezza, anche il Venedi santo. Presentando la legge, il segretario di Stato alla Giustizia, David Stanton, aveva sottolineato che "la più grande diversità della popolazione che ha portato alla diminuzione della pratica religiosa". Aveva anche constatato l'accresciuta presenza turistica nell'economia irlandese, in particolare a Pasqua
Le sole eccezioni riguardavano hotel, treni e traghetti nei quali la vendita di bevande alcoliche era autorizzata il Venerdì santo, cosa che spingeva irlandesi e turisti a prendere d'assalto porti e stazioni per aggirare la legge. Secondo la Vintners' Federation of Ireland (VFI), che rappresenta i proprietari dei pub irlandesi, la revoca del divieto dovrebbe generare 40 milioni di euro di vendite extra, oltre 7 milioni di euro di tasse per lo Stato.