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Istituto Grandi Marchi premia il giornalista giapponese Isao Miyajima
Dopo la trasferta in Estremo Oriente, che ha visto le 18 famiglie di Istituto Grandi Marchi protagoniste di un doppio incontro a Tokyo e Seoul, il gruppo fa tappa a Roma per la consegna del premio internazionale riservato alle più importanti firme del giornalismo di settore. Il riconoscimento, istituito per valorizzare chi ogni giorno, con la sua passione e professionalità, contribuisce alla diffusione della cultura del vino italiano, negli anni è stato assegnato a figure di rilievo come Burton Anderson, Jens Priewe, Monica Larner, James Suckling e alla rivista Wine Spectator.
Questa è stata la volta di Isao Miyajima, uno dei massimi esperti di vino in Giappone, insignito del premio per la sua preziosa attività di divulgazione e valorizzazione dell’intero patrimonio enogastronomico. Non a caso, Miyajima nel 2014 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a dimostrazione del suo interesse attivo che, dal 1983 ad oggi, lo vede come uno dei maggiori conoscitori di territori e produzioni d’eccellenza del nostro Paese.
“E’ con grande piacere che come Istituto quest’anno conferiamo il nostro riconoscimento a Isao Miyajima - ha detto il Presidente Piero Mastroberardino - che oltre ad essere il massimo esperto di vino e cibo italiani in Giappone, è anche soprattutto un caro amico nostro e dei produttori italiani di cui conosce ogni segreto. Nel corso degli oltre vent’anni della nostra attività (e ancora lo scorso giugno a Tokyo) ha condotto le moltissime masterclass che abbiamo tenuto, sempre con molta competenza e dedizione”.
“Questo riconoscimento è un grande onore per me – ha dichiarato Isao Miyajima - Ho vissuto dal 1983 al 1989 a Roma: erano gli anni del cosiddetto Rinascimento enologico italiano. Ero affascinato da questi vini nati dalla nuova filosofia di grande qualità, innovativi e moderni ma allo stesso tempo rispettosi di una grande tradizione. Questi vini mi hanno cambiato la vita e ne ho cominciato a scrivere. I produttori dell’Istituto Grandi Marchi sono tutti protagonisti di quell’epoca piena di entusiasmo: sono loro profondamente grato naturalmente per questo riconoscimento ma anche per avermi portato con i loro prodotti nel bellissimo mondo del vino italiano”.