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Italian sounding: in commercio il prosecco made in Crimea
Il prodotto- segnala Coldiretti- viene realizzato in sfregio alle norme di tutela delle denominazioni e viene venduto nelle grandi catene di supermercati dell’est europa. Intanto lo spumante sorpassa lo champagne nelle vendite
Roma- E ora ci mancava solo il Prosecco made in Crimea. La falsificazione dei prodotti made in Italy continua a proliferare nonostante gli attenti controlli di tutte le autorità preposte. Insomma per i produttori della penisola i danni economici causati dall’Italian sounding continuano ad essere molto pesanti. La scoperta del prodotto della Crimea è della Coldiretti. Il falso Prosecco viene realizzato in sfregio alle norme di tutela delle denominazioni e viene venduto nelle grandi catene di supermercati dell’est europa. Ma in commercio - continua la Coldiretti ci sono anche bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco.
Buona comunque resta la vendita- dice l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi- dello spumante italiano che ha superato lo champagne. Con un balzo del 20 per cento nelle bottiglie spedite all’estero lo spumante italiano sorpassa lo champagne e conquista le tavole nel mondo con un record storico. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia un ulteriore segnale di uscita dell'Italia dalla crisi, sulla base dei dati Istat sul commercio estero nel 2014. All’estero non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane e - sottolinea la Coldiretti - il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di piu' di 320 milioni di bottiglie di spumante italiano, il record di sempre.
Si è dunque invertita la situazione e nel mondo - precisa la Coldiretti - si è bevuto piu’ spumante italiano che champagne le cui esportazioni si sono fermate a 307 milioni di bottiglie con un debole aumento dello 0,7 per cento. Curioso è peraltro il fatto che nel 2014 sono state esportate in Francia ben 9,8 milioni di bottiglie di spumante Made in Italy mentre al contrario da Oltralpe sono arrivate in Italia solo 5,8 milioni di bottiglie di champagne.
Un risultato, importante in vista dell’Expo poichè dall’inizio della crisi nel 2007 le bottiglie di spumante italiano spedite all’estero - continua la Coldiretti - sono quasi raddoppiate con un aumento della presenza in Paesi tradizionali ma anche con la conquista di nuovi mercati come la Cina. Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco, l’Asti il Franciacorta.
Da segnalare - precisa la Coldiretti - i risultati ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle esportazioni in Cina dove le bottiglie di bollicine Made in Italy consumate nel 2014 sono quasi raddoppiate (+90 per cento) rispetto allo scorso anno. Un vero e proprio boom di vendite nello stesso periodo si registra nel Regno Unito (+45 per cento in quantità) che - continua la Coldiretti - scavalca gli Stati Uniti per consumi (+14 per cento) e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori mentre la Germania scende al terzo posto con le esportazioni che restano praticamente stabili.