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Italiani in affanno digitale, vogliono tempo per cibo e convivialità

Emerge dal rapporto “Il tempo e il cibo. La food obsession tra rappresentazione dei media e comportamenti di consumo” realizzato da Censis per Camst

Roma- Il 76,7% degli italiani desidera avere più tempo per dedicarsi a ciò che ama, e tra le attività più ambite ci sono proprio quelle legate al cibo: cucinare, mangiare con calma, condividere un pasto. È questo uno dei dati significativi emersi dal nuovo rapporto “Il tempo e il cibo. La food obsession tra rappresentazione dei media e comportamenti di consumo” realizzato da Censis per Camst group in occasione dell’80° anniversario dell’azienda di ristorazione.
Lo studio, che esplora il legame tra accelerazione digitale, qualità della vita e pratiche alimentari, è stato presentato oggi a Bologna a Palazzo Re Enzo durante l’evento “Il tempo sottile” promosso da Camst group.

In un’epoca dominata dalla fretta e dal multitasking, gli italiani sentono di vivere in una condizione di “carestia di tempo”: il 62,2% dichiara di non riuscire a completare le attività quotidiane, mentre l’83,7% prova ansia per questo motivo. La tecnologia, pur moltiplicando le possibilità, ha intasato le giornate, erodendo spazi personali e momenti di benessere.
La risposta? Rallentare. E ritrovare tempo per sé e per il cibo.
Il 70,2% degli italiani desidera rallentare il ritmo delle proprie attività. Il cibo si conferma un punto di riferimento fondamentale: il 95,3% degli italiani considera importante il tempo trascorso a tavola in compagnia, l’87,9% vorrebbe poterne avere di più. Inoltre, il 69,3% desidera più tempo per cucinare e il 69,2% per fare la spesa in modo più consapevole.
Il cibo come antidoto alla frenesia
La convivialità rappresenta un momento di pausa rigenerante, un’esperienza di relazione e identità. Tuttavia, nella quotidianità il tempo medio dedicato ai pasti nei giorni feriali è di appena 60 minuti complessivi (28 per il pranzo, 32 per la cena). Nel weekend si arriva a 75 minuti, ma la distanza tra desiderio e realtà resta ampia. Anche il tempo medio dedicato a cucinare è contenuto: 32 minuti nei feriali, 39 nei festivi.
A fronte di una crescente attenzione mediatica per il cibo – 14 milioni di italiani seguono programmi culinari e l’84,2% cerca contenuti sul tema online – nella vita reale il tempo a esso dedicato è spesso sacrificato. Un paradosso che alimenta frustrazione e nostalgia: il 65,7% degli italiani è convinto che un tempo si riuscisse a stare più a lungo a tavola, soprattutto in famiglia.
La pausa pranzo: non solo nutrizione, ma benessere
Tra gli occupati, il 97% effettua una pausa pranzo, ma solo il 3,3% riesce a dedicargli più di un’ora. La media è di 24 minuti. Eppure, l’86,7% la considera un momento importante per il proprio benessere e l’87,7% ritiene che una pausa pranzo di qualità migliori anche la produttività. Non a caso, l’85% dei lavoratori ritiene fondamentale la presenza in azienda di spazi accoglienti e ben organizzati per il pranzo, capaci di offrire cibo sano, ambienti gradevoli e orari flessibili. Una vera e propria “caffetteria del benessere”, che diventa anche uno strumento di attrattività e fidelizzazione per le imprese.

in data:27/06/2025

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