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Italiani innamorati del Made in Italy: la ristorazione tra i settori in cui sono disposti a pagare di più
Emerge da una survey realizzata da Kroll in collaborazione con Nielsen.
Roma- I consumatori nazionali non solo riconoscono il valore dei beni e servizi realizzati in Italia, ma sono anche disposti a pagare di più per acquistarli; in particolare, la propensione all’acquisto del Made in Italy, anche a fronte di una maggiore spesa, è diffusa soprattutto tra i giovani: la fascia di età tra 18 e 24 anni, infatti, risulta quella maggiormente disponibile a spendere oltre il 50% in più per un articolo di origine italiana. Questo è vero in particolare per alcune categorie merceologiche come i prodotti per la cura del corpo e il make up, indicati dal 20,4% degli intervistati fino a 24 anni di età e la ristorazione (17,3%). E' quanto emerge da una survey realizzata da Kroll, azienda indipendente leader nella fornitura di soluzioni dedicate alla gestione del rischio e all’advisory finanziaria a livello globale, in collaborazione con Nielsen.
A livello complessivo, circa la metà degli intervistati si dice pronto a spendere fino al 20% in più rispetto ai prezzi medi del mercato. Nel comparto agricoltura/alimentare, il 9,5% del campione è disposto a pagare oltre il 50% in più rispetto ai corrispondenti prodotti non Made in Italy. Tra i settori in cui l’attenzione dei consumatori al brand Made in Italy al momento dell’acquisto risulta più alta ci sono tutti quelli nei quali il brand Made in Italy è considerato tradizionalmente “forte”: l’agricoltura/alimentare (57,4%), la ristorazione (53,4%), il turismo (44,7%) e la moda/abbigliamento (40,3%);
Per sostenere le aziende nel contrasto alla contraffazione, secondo il 58,4% del campione, sarebbe necessaria l’istituzione di certificazioni di garanzia che permettano di tracciare il percorso del prodotto.