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Italmercati, una mela accompagna la nuova avventura
I Centri agroalimentari di Roma, di Milano, di Torino, di Firenze e di Napoli si uniscono per affrontare le sfide del mercato. Il nuovo organismo può contare su superfici attrezzate di 330 ettari e un giro d’affari di 5 miliardi di euro
Roma- E’ una mela posta al centro del logo tricolore ad accompagnare l’avventura di Italmercati Rete d'Imprese, l’organizzazione nazionale che raggruppa parte dei piu' grandi centri agroalimentari e degli agromercati all'ingrosso. La nuova aggregazione è composta al momento dai Centri Agroalimentari di Roma, di Milano, di Torino, di Firenze e di Napoli.
Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car (Centro Agroalimentare di Roma), è il presidente del nuovo organismo. Vicepresidente e' Angelo Falchetti, presidente di Mercafir (Ente gestore del Mercato di Firenze), mentre sono entrati nel Comitato di gestione anche Stefano Zani, quale direttore generale di Sogemi (societa' di gestione del Mercato di Milano), Lorenzo Diana, presidente del Caan (il Centro Agroalimentare di Napoli) e Ottavio Guala, vicepresidente del Caat (il Centro Agroalimentare di Torino). Italmercati può contare su superfici attrezzate di 330 ettari, fatturati societari di quasi 55 milioni di euro ed un giro d'affari per 5 miliardi di euro.
''Abbiamo scelto di lavorare insieme per creare un campione nazionale - ha detto il presidente Italmercati Massimo Pallottini - e per offrire nuove opportunita' alle 1.500 aziende attive con 8.000 addetti complessivamente. Vogliamo- ha aggiunto- rivendicare un ruolo e funzione che pensiamo utili a noi e al sistema Paese. Il legame tra grandi mercati all'ingrosso e sistema agricolo italiano c'e' sempre stato ma va rivitalizzato e ripensato per certi aspetti. Italmercati punta - ha sottolineato Pallottini - all'interlocuzione diretta col Governo, su materie finora decentrate alle Regioni. Su temi come le relazioni di filiera, la formazione del prezzo, la sicurezza alimentare, la logistica, la qualita' dei servizi Italmercati puo' essere, anche in vista dell'Expo, un interlocutore fondamentale per i ministeri delle Politiche agricole, Sviluppo Economico, ed Economia. Gia' ora movimentiamo il 50% della frutta, nostro assett principale, e con due ingressi attesi raggiungeremo presto il 70%''
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