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Junk food: in piedi l'ipotesi di etichette shock per mostrare i danni alla salute
Consumer International e World Obesity Federation hanno proposto una "Convenzione Globale" contro il cibo poco salutare sul modello di quella contro il tabacco del 2003. In campo anche un' idea di tassazione che scoraggi i consumi dei prodotti incriminati
Roma- Questa volta lo junk food non avrà vita facile. Stanno arrivando infatti per il cibo spazzatura settimane durissime da sostenere con il tentativo di introdurre etichette shock che mostrino i danni alla salute. Partirà da mercoledì prossimo, con molta probabilità, una campagna di fuoco delle associazioni Consumer International e World Obesity Federation indirizzata a produrre una 'Convenzione Globale' contro il cibo poco salutare, sul modello di quella contro il tabacco approvata nel 2003 e legalmente vincolante per i Paesi che l'hanno ratificata.
L'obiettivo, ufficializzato in occasione dell’assemblea generale dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms), e' ottenere una serie di misure piu' rigide contro l'industria alimentare, che spesso, recita la bozza di convenzione, ''si tira indietro rispetto a cambiamenti positivi, con i governi che si sentono impossibilitati a intervenire''. Tra le misure suggerite ci sono la rimozione dei grassi artificiali da cibo e bevande entro cinque anni, la proibizione di spot degli alimenti poco salutari, ma anche l'adozione di un metodo di tassazione che scoraggi i consumi di 'cibo spazzatura', e persino il cambiamento delle autorizzazioni al commercio.
Non è esclusa, poi, l’introduzione, come detto, di etichette shock che mostrino i danni alla salute.