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Cucino io

L’Insalata di Lusia conquista l'Igp

Il riconoscimento IGP all’Insalata di Lusia e le modifiche al disciplinare della DOP Bitto, tese a una maggiore puntualizzazione sulle tecniche produttive artigianali del formaggio e a una fotografia corretta della zona di produzione, sono la dimostrazione dell’attenzione dell’Unione Europea verso le tipicità e la qualità agroalimentare del nostro Paese”.
Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato l’iscrizione ufficiale da parte della Commissione Europea nel registro delle DOP e IGP della denominazione “Insalata di Lusia” e l’approvazione delle modifiche da parte della Commissione Europea al disciplinare di produzione della DOP “Bitto”.

L’Insalata di Lusia si coltiva nella regione Veneto e interessa i comuni di Lusia, Badia Polesine, Lendinara, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo e Rovigo, nonché di Barbona, Vescovana e Sant’Urbano in provincia di Padova. È apprezzata dal consumatore per la leggerezza del cespo, per la sua buona conservazione, per l’assenza di fibrosità, per la croccantezza delle foglie giovani, fresche e turgide e per il suo gusto dovuto ad una naturale sapidità. Caratteristiche che derivano direttamente dalla zona di produzione grazie alla presenza di terreni fertili sciolti ricchi di sali minerali, all’umidità atmosferica e alla presenza di acqua costante lungo i canali.

Il Bitto, formaggio simbolo della realtà casearia lombarda, prodotto in provincia di Sondrio, nonché negli alpeggi dei territori limitrofi di alcuni comuni in provincia di Bergamo e di Lecco, ha ottenuto la denominazione di qualità nel 1996.

È uno dei formaggi più legati al territorio d’origine e alla sua storia, prodotto esclusivamente in alpeggio con latte crudo di una sola mungitura proveniente dai bovini ed eventualmente caprini al pascolo. È grasso a pasta cotta, di dimensioni medio-grandi con superficie liscia e caratteristico scalzo concavo a spigoli vivi. La pasta ha una struttura compatta con occhiatura rada di pernice e colore tendente al giallo paglierino. La maturazione minima è di settanta giorni ma la stagionatura di questo formaggio può protrarsi anche per diversi anni, senza alternarne le caratteristiche organolettiche e strutturali. Il sapore del Bitto nell’anno di produzione è dolce, la consistenza della pasta è burrosa e solubile. Con la stagionatura il sapore diventa più intenso, la consistenza più asciutta e la pasta lascia percepire una lieve granulosità. Il Bitto presenta aromi particolare che derivano dalle erbe pascolate.
“Con l’Insalata di Lusia – ha commentato il Ministro Zaia – i prodotti DOP e IGP del nostro Paese diventano 187, confermando il primato dell’Italia in Europa per l’eccellenza e la qualità in campo agroalimentare”.

in data:25/06/2010

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