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L’Unione europea concede il lasciapassare al Marocco
Via libera, da parte del Parlamento europeo, all’accordo relativo alle misure di liberalizzazione reciproche per i prodotti agricoli, prodotti agricoli trasformati, il pesce ed i prodotti della pesca
Roma - Con una votazione di 369 voti a favore e 225 contrari il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, si è espresso a favore della conclusione dell’accordo tra l’Unione europea e il Regno del Marocco sulle misure di liberalizzazione reciproche per i prodotti agricoli, prodotti agricoli trasformati, il pesce ed i prodotti della pesca.
L’accordo con il Marocco per i prodotti agricoli e della pesca dovrebbe entrare in vigore all’inizio di maggio del 2012. Negative le reazioni di quasi tutte le organizzazioni agricole.
Un accordo squilibrato - commenta Coldiretti - che colpisce duramente l’agricoltura italiana In un contesto già particolarmente difficile dal punto di vista economico e sociale.
L’accordo con il Marocco per i prodotti agricoli e della pesca dovrebbe entrare in vigore all’inizio di maggio del 2012 ed avrà - sottolinea ancora l'organizzazione di Palazzo Rospigliosi - - un impatto pesante sulle imprese agricole italiane in particolare nel sensibile settore dell’ortofrutta. L’agricoltura ancora una volta - conclude la Coldiretti - viene ingiustamente sacrificata per interessi diversi in considerazione del nuovo scenario politico emerso nei Paesi della sponda sud del bacino Mediterraneo a seguito dei recenti eventi della Primavera araba.
L'accordo di liberalizzazione- sottolinea invece la Confederazione produttori agricoli- di una buona parte degli scambi agricoli tra l'Unione Europea e il Marocco "si tradurra' in gravi danni per l'economia agricola mediterranea ed in particolare per quella italiana". A patire inevitabilmente gli effetti dell'accordo - sostiene la Copagri - saranno soprattutto le aziende ortofrutticole che si troveranno a dover competere con produzioni a prezzi molto bassi in conseguenza dei costi produttivi e, soprattutto, del lavoro che in Marocco sono decisamente piu' bassi dei nostri: pochissimi euro al giorno. Sara' difficile arginare l'invasione di prodotto marocchino, tanto piu' in una fase di grave crisi finanziaria per le famiglie italiane.
Quello votato oggi - dice invece il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini e' un accordo che continua a penalizzare l'agricoltura mediterranea, l'ortofrutta in primis e che ancora una volta risulta sbilanciato verso gli interessi delle produzioni continentali e di altri settori economici ed avra' l'effetto di aumentare le importazioni verso il nostro paese, tra l'altro negli stessi periodi di massima produzione delle nostre produzioni ortofrutticole meridionali. E' difficile pensare allo sviluppo del nostro sud se l'Europa continua a muoversi su queste direttrici".