Agronews
L'agricoltura riparte dalle liberalizzazioni
Nel "pacchetto agroalimentare", presentato dal ministro Catania, interventi per il riequilibrio tra gli agricoltori e la Grande distribuzione organizzata. Misure anche sulle rinnovabili e sui terreni demaniali
Roma – Per l’agricoltura si apre una nuova stagione. Ne è convinto il ministro per le Politiche agricole Mario Catania che ha presentato questa mattina il “pacchetto agroalimentare” presente nel decreto del Governo Monti sulle liberalizzazioni. Le misure, ufficializzate in occasione della presentazione di Fieragricola (Verona dal 2 al 5 febbraio), prevedono un riequilibrio tra gli agricoltori e la Grande distribuzione organizzata (Gdo). In particolare è stato introdotto l'obbligo di contratto scritto per tutti i passaggi dal campo alla tavola al fine di evitare che gli operatori impongano di fatto delle transazioni non scritte dove si rinvia il fissaggio del prezzo o del pagamento". Da adesso – ha spiegato il ministro, cambia la disciplina dei termini di pagamento. "Negli ultimi anni – ha continuato - i soggetti forti tendevano ad allungare di mesi e mesi i pagamenti mettendo in difficolta' agricoltori e imprese di trasformazione. Ora abbiamo fissato il termine di pagamento a 30 giorni per le merci deperibili e a 60 giorni per i prodotti trasformati. Inoltre abbiamo individuato sanzioni per pratiche sleali che imponevano comportamenti extra rispetto ai contratti. Ci sono troppe zone di opacità nella filiera – ha incalzato - abbiamo bisogno di piu' trasparenza.
A questo è aggiunto che la norma sui contratti di filiera consente di rilanciare cosi' investimenti nel settore agroalimentare attraverso la riattivazione dei contratti di filiera con l'attivazione di 250-300 milioni di euro nei prossimi tre anni per quello promossi dal Mipaaf di concerto con il ministero dello Sviluppo economico. Ci sarà poi un Fondo credito che prevede misure di sostegno per l'accesso al credito. L'obiettivo e' agevolare le imprese ad accedere a finanziamenti bancari per contrastare la carenza di liquidita' e consentire la realizzazione di investimenti cofinanziati da risorse comunitarie, in particolare quelli del programma di sviluppo rurale.
Altro capitolo riguarda le energie rinnovabili. Il ministro Catania si era opposto al fotovoltaico nei terreni agricoli, "sia per l'impatto paesaggistico che per quello economico". “Per questo – ha detto "siamo intervenuti radicalmente. "ma abbiamo al contempo incentivato la pratica sulle serre, dove non ci sono impatti per il paesaggio". Interrompere il sostegno al fotovoltaico "e' gia' di per se' - ha precisato Catania - una misura a sostegno del settore dato che negli ultimi anni gli affitti son aumentati sensibilmente".
Cambiano le regole anche per i terreni demaniali. La norma nel dettaglio ha rivisto le regole gia' poste dalla legge di stabilita' per la dismissione dei terreni. Le dismissioni dovranno essere fatte attraverso un’ asta pubblica per terreni di valore pari o superiore a 100mila euro. Inoltre i terreni in saranno individuati direttamente dal ministero delle Politiche agricole d concerto con lo Sviluppo economico.
In fine il decreto liberalizzazioni ha messo in cantiere anche "il recupero per l'agricoltura e la pesca di disponibilita' finanziarie mediante meccanismi paralleli con i quali vengono recuperati sotto forma di sostegno quelle disponibilita' che provengono dal ritorno di prestiti che la Pubblica amministrazione ha fatto in passato attraverso l'Isa". Il provvedimento dà la possibilità al Mipaaf di stipulare convenzioni cn le associazioni di categoria a sostegno della produttivita' del settore adoperando risorse gia' disponibili e quantificabili in circa 6 milioni di euro.