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L'agricoltura traina la ripresa
Il report dell'Istat sul primo trimestre dell’anno spiega che “la crescita dello 0,1% registrata dal Pil dipende da un aumento del valore aggiunto del settore
Roma - Una buona notizia per tutto il comparto agricolo. A darla è l’Istituto nazionale di statistica (Istat), che nel suo rapporto sul primo trimestre dell’anno spiega che “la crescita dello 0,1% registrata dal Pil nel primo trimestre dell'anno dipende da un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura. L’istituto aggiunge inoltre che si è registrata una ''sostanziale stazionarieta'' dell'industria e dei servizi. Soddisfazione per il risultato del settore è arrivato da tutto il settore. Tra le prime ad esprimere il proprio parere sono state Coldiretti e Confagricoltura
Mentre industria e servizi sono stazionari, l’agricoltura è cresciuta in misura superiore alla media per effetto – ha commentato l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi - di una ripresa nei prezzi dopo i crolli degli anni precedenti e una sostanziale tenuta della produzione. A preoccupare per i prossimi mesi sono – ha continuato Coldiretti - le tensioni sul lato dei costi di produzione che nel trimestre sono aumentati del 4,2 per cento con punte del 6,7 per cento per i carburanti e del 18 per cento per i mangimi mettendo in difficoltà le attività di allevamento.
Il dato Istat - ha detto invece Confagricoltura - “e’ una buona notizia, ma non dimentichiamo che l’agricoltura ha ancora da recuperare un calo di quasi due miliardi, cioè più del 6%, accumulato dal 2004 al 2009, in parte già ridotto con l’aumento del valore aggiunto del 2010 (+1%)”.
La ripresa agricola nel primo trimestre è stata favorita, ad avviso di Confagricoltura, dal migliore andamento dei prezzi all’origine che però erano stati registrati in flessione a febbraio e che sono tornati a diminuire ad aprile (-3,3% su base mensile in base ai dati Ismea).
“Insomma, il dato positivo c’è - conclude Confagricoltura - ma rimane un problema di crescita anche per l’agricoltura, che bisogna fronteggiare con politiche mirate a stabilizzare la ripresa ed a migliorare la competitività delle produzioni del settore primario. Non dimentichiamo che l’agricoltura è troppo soggetta al mercato globale ed alle tensioni dei prezzi delle materie prime e dell’energia, che si riflettono anche sui costi di produzione”.