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L'agriturismo gioca la partita della Pac

Ore decisive per il settore impegnato a determinare misure precise all'interno della Politica agricola comune. Per Hausmann, responsabile scientifico di Agrie Tour, il comparto italiano è un modello per l'Europa

Roma- L’Italia agrituristica è un modello per l’intera Unione europea grazie al forte e distintivo elemento della multifunzionalità. A sostenerlo, in una tre giorni di full immersion di settore svolta ad Arezzo con l’allestimento del salone dedicato all’agriturismo e all’agricoltura multifunzionale (Agrie Tour, 15-17 novembre), è Carlo Hausmann responsabile scientifico della rassegna organizzata con un calendario di 40 incontri (30 convegni- seminari, 10 master) e 15 corsi relativi ad attività finalizzate al consumatore realizzati con l’Unione europea, il ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali e le associazioni dei consumatori.

La leadership italiana- spiega Hausmann- è dovuta dal diverso approccio con cui viene trattata la materia dagli altri Paesi. “In Europa – spiega il responsabile scientifico della fiera- l’agriturismo rientra nel quadro gestionale del turismo rurale, mentre in Italia rientra in un quadro di multifunzionalità. Questo aspetto- continua Hausmann-  pone il nostro Paese in una condizione di differenza regolamentare che implica da parte nostra uno sforzo maggiore per far si che l’agriturismo rientri a pieno titolo nei dettami della Politica agricola comune (Pac) con una misura specifica e non con semplici addentellati di misure dello strumento di sviluppo agricolo che possono avere solamente gravi ripercussioni gestionali per le aziende del comparto. Gli incontri organizzati nei giorni di fiera – ha concluso- hanno dunque avuto lo scopo di dare una risposta a questa problematica attraverso l’ausilio degli operatori con l’intento di proporre alle Regioni e al ministero per le Politiche agricole un quadro di misure omogenee in vista della formulazione completa della Politica agricola.

Insomma elementi di distinzione, quelli citati da Hausmann, che trovano conferma anche nella crescita economica del settore in Italia. Numeri alla mano il comparto oggi conta 20mila aziende. Il 45,1% si trova nel Nord del Paese, il 34, 4% nel Centro e il restante 20,5% nel Mezzogiorno. La regione leader resta la Toscana con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto Adige (3.229), dal Veneto (1.222), la Lombardia (1.132 e l’Umbria (1.052). Da non trascurare inoltre il dato economico di crescita che tra il 1998 (anno di istituzione della legge sull’agriturismo) e il 2013 le aziende sono cresciute del 150%. E lo stesso salone Agrie Tour è in crescita.

“Pubblico numerosissimo e tanti operatori di settore. Direi che AgrieTour- dice Raul Barbieri, Direttore di Arezzo Fiere e Congressi- conferma di essere una formula vincente e un appuntamento ormai imperdibile per tutti coloro che si interessano a vario titolo del mondo dell’agriturismo”. I numeri dell’edizione 2013 del Salone hanno infatti superato – si legge in una nota - ampiamente quelle già lusinghieri dello scorso anno con i visitatori entusiasti delle tante situazioni che la fiera offre.

Agrie Tour è anche stata l’occasione di fornire dati e numeri. E così scopriamo che tre Italiani su dieci sognano di vivere in campagna. Un ritorno alle origini, ma anche la possibilità- secondo Fondazione Campagna Amica- di condurre una vita “slow” rispettando l’ambiente. Nel dettaglio solo il 22% degli intervistati vive in campagna, il resto in città (57%) e in paesi (21%), tuttavia il 60% di loro ha origini legate a villaggi rurali. Il dato più interessante che emerge dall’indagine è che tra i desideri nascosti degli Italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%) o comunque avere uno spazio rurale dove poter produrre cibo (il 31,7%). Quello di produrre in autonomia, con un orto a disposizione per esempio, è comunque il sogno di 3 italiani su 10, mentre dalla ricerca emerge che 7 persone su 10 vorrebbero frequentare assiduamente luoghi legati al settore primario.

«E’ sulla base di questi numeri che quest’anno abbiamo voluto creare in fiera uno spazio dedicato a questi appassionati – spiega Raul Barbieri – che in Agrilife hanno trovato tutto quello che serve per vivere al meglio la campagna. Anche da hobbysti e per questo abbiamo proposto a tutte le ore mini corsi gratuiti con esperti che hanno insegnato a potare le piante, fare il formaggio e tante altre cose che caratterizzano la vita quotidiana in campagna».

Ad avvicinare i consumatori italiani all’agricoltura anche l’acquisto di prodotti nei cosiddetti farmer’s market: il 54,5% di loro lo fa abitualmente e il 48,5% si rivolge direttamente a familiari, amici o aziende ormai divenute un riferimento per la spesa. Tra le abitudini degli Italiani spicca poi la vacanza in agriturismo, scelta, sempre secondo l’indagine, da uno su due. Si viaggia in questo caso in compagnia (il 66,3%) o in famiglia (il 53,5%) prediligendo agriturismi vicino al mare o in montagna. A motivare di più la vacanza in agriturismo è proprio la vita degli ambienti rurali (67,3%), ma grande importanza viene data alla possibilità di degustare i prodotti tipici di un territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto.

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in data:19/11/2013

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