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L'espresso divide l'Italia. Tazzine più care al Nord
Il prezzo per il caffè va da 1€ a Genova a 1,04€ di Torino contro un costo di 0,86€ di Roma e 0,92€ di Napoli. Giro d'affari annuo a 6,6 miliardi
Roma- La caffetteria resta il prodotto di punta del bar italiano, con un giro d’affari annuo di circa 6,6 miliardi di euro, pari a quasi il 32,5% del fatturato totale dei bar. Il dato emerge dalle tavole rotonde "L'espresso nei ristoranti" e “Il futuro del caffè tra catene e bar indipendenti”, organizzati presso lo stand della Federazione pubblici esercizi (Fipe) a Host, il Salone Internazionale dell’Ospitalità (Milano, 20-24 ottobre). L'analisi precisa inoltre che la situazione relativa al prezzo della tazzina di caffè lungo lo Stivale è molto variegata: i due estremi sono in media registrati a Bari (0,75€) e a Bologna (1,08€), mentre nel resto del Paese per un espresso si può ad esempio spendere al Sud da 0,86€ di Roma e Napoli a 0,92€ di Palermo, mentre al Nord si va da 1€ a Genova a 1,04€ di Torino.
Entrando nel dettaglio dell’analisi e andando a guardare la distribuzione del consumo al bar si nota che nel corso della giornata il 19% degli italiani la mattina fa colazione bevendo soltanto una tazzina di caffè, mentre il 49,3% nel più classico dei modi lo beve al mattino per iniziare la giornata, magari insieme ad un cornetto o altro, il 37% invece se lo concede durante le pause, soltanto il 9,2% a pranzo, mentre il 4,6% dopo cena. Guardando, invece, alla distribuzione per tipologia di bar delle tazzine servite in un giorno tipo si nota come ci sia una sostanziale uniformità numerica: si va, infatti, dalle 170 tazzine servite nei bar multipurpose alle 220 servite nei lunch bar, passando per le 200 consumate nei bar non specializzati e le 202 nei morning bar; fanalino di coda gli evening bar con 85 tazzine consumate.